Missioni Mariane dell'Anno 1991 - Istituto Aveta

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Missioni Mariane dell'Anno 1991

Il Santuario > Madonna Pellegrina

"1991" La Regina di Pompei si reca a Fidenza (Parma)
Febbraio 1991 – Cattedrale

Ritorna la mente a Fidenza. È un anni da che, di passaggio, sostammo a Fidenza, ospiti, noi dell’équipe missionaria, presso le nostre Suore nella loro Casa di Via Pincolini, e la Sacra Immagine presso la Cattedrale.
Sosta durante il mese mariano tra autentici fiori: le candide Vergini e un popolo fervoroso, che, compatto, insieme al vescovo, al capitolo e molti sacerdoti, salutano la Madre Divina.
Siamo sempre di fronte al binomio immagine-realtà. L’immagine è lo spunto, la realtà è la Madonna che, missionaria del Figlio, si affianca allo Spirito per attirare tutti a Lui, che il Padre ha costituito Signore.
Fidenza: esperienza della fede che scatta dal cuore dove, con tocco delicato, ha bussato la Madre Divina.
A conferma citiamo una parola del Vicario Generale Mons. Aldo Aimi: “Il passaggio da Fidenza della Sacra Immagine della Beata Vergine del Rosario di Pompei ha lasciato in città una scia di dolce soddisfazione e di profonda pietà.
La Madonna ha toccato l’animo di molti; è stato notato l’affluire spontaneo, familiare e confidente della gente verso la Sacra Immagine, e, cosa da noi non abituale, la commozione fino alle lacrime di parecchie persone…”.
Si è trattato di una sosta di poche ore soltanto, ma la speranza è di ritornare per un “soggiorno” prolungato: una settimana mariana, da poter rispondere alla devozione del carissimo popolo fidentino
(Autore: Baldassarre Cuomo)


"1991" La Regina di Pompei si reca a Polistena
24 Febbraio 03 Marzo 1991 – Chiesa: “Matrice” - Parroco: Don Giuseppe Demasi

Le parole del Magnificat sgorgate dal cuore di Maria, umile ancella visitata dal Signore, esprimono meglio di tante altre il mio stato d’animo di Parroco e di tutto il popolo all’indomani della Visita della Venerata Immagine della Madonna di Pompei nella città di Polistena dal 24 febbraio al 3 marzo.
Con la venuta della Madonna in mezzo a noi, veramente il Signore ha operato grandi cose; veramente ha colmato di beni  tutto un popolo.
Quando circa un anno fa ho chiesto ai responsabili del Santuario che l’Immagine della Madonna ritornasse dopo 35 anni a Polistena, sapevo di interpretare la volontà della mia gente, ma non immaginavo mai che la presenza della Vergine avrebbe suscitato tanto entusiasmo religioso in questo popolo.
Un popolo provato, sul cui volto si legge spesso una silenziosa angoscia dovuta alle condizioni economiche e sociali in cui è costretto a vivere; un popolo, però, che in Maria ha trovato la forza di sorridere, il coraggio di cantare la speranza, la certezza che alla fine il bene trionferà sul male e la legge della guerriglia, della violenza e della vendetta.
E non sono solo io a testimoniare queste meraviglie.
Forse meglio di me possono raccontare i benefici effetti della presenza di Maria i sacerdoti che in quei hanno accompagnato la Venerata Immagine. Sono stati loro, infatti, a far riassaporare a tante e tante persone (quanti uomini il sabato sera all’incontro predisposto per loro!) la bontà della Parola di Dio, la genuinità del Pane eucaristico, la gioia del Perdono.
Possono raccontare le Suore: Suor Maria Sabina e Suor Maria Gloria che hanno fatto riscoprire a migliaia di persone quanto sia vero che il Rosario benedetto di Maria sia “una catena che ci rannoda a Dio”.
Può testimoniare Mons. Francesco Saverio Toppi, Arcivescovo di Pompei, che, avendoci fatto dono della sua presenza per un giorno, ha sperimentato personalmente la gioia di tutto un popolo per la presenza di Maria.
Per una settimana la mia Chiesa parrocchiale, Chiesa Matrice della città, è stata davvero “Madre” per la presenza della più tenera fra le Madri.
Una fiumana interminabile di persone a qualunque ora del giorno ha gremito ha gremito il tempio o ha fatto ala al passaggio della Madonna per le vie della città.
L’Immagine della Madonna ormai è partita da Polistena, ma la Madonna di Pompei rimarrà sempre con noi.
Tra Lei e il popolo c’è ormai un vincolo indissolubile, di cui è segno tangibile il Quadro donatoci dai Sacerdoti e dalle Suore del Santuario a conclusione della Settimana.
Attorno a questo Quadro ci riuniremo ogni primo Sabato del mese per recitare il Rosario meditato e per celebrare l’Eucarestia a ricordo di Questa Settimana indimenticabile.
(Autore Giuseppe Demasi)


"1991" La Regina di Pompei si reca a San Giuseppe Vesuviano (NA)
10/17 Marzo 1991 – Santuario: “San Giuseppe”

La nostra Parrocchia e tutto il paese hanno vissuto una settimana di grazia dal 10 al 17 marzo 1991 per la venuta del quadro della Madonna di Pompei nel nostro santuario dedicato a San Giuseppe.
È stata una vera Missione Parrocchiale Popolare, perché l’équipe di sacerdoti e suore che accompagna la Madonna nel suo pellegrinare ha lo scopo di rinnovare la fede del popolo cristiano. Partendo dalla devozione alla Madonna e facendo leva sul S. Rosario insegna, con metodo semplice, ad avvicinarsi a Cristo nello spirito di disponibilità alla volontà di Dio e di contemplazione che ebbe la Madre di Cristo.
Tutte le categorie di persone sono state chiamate ad onorare la Madonna: le persone semplici, i giovani, le
coppie di fidanzati, le famiglie, le mamme con i loro piccoli, gli uomini, gli ammalati, tutte le scuole dalle elementari alle medie, dall’istituto commerciale alle magistrali hanno tutti risposto all’invito della Madonna oltre ogni previsione.
La visita della Madonna ha coinciso con la novena di preparazione alla festa di S. Giuseppe del 19 marzo, quasi a dire che la Sposa veniva a dare gli auguri al suo Sposo in occasione della sua festa.
La grande risposta che la gente ha dato all’invito della Madonna, ci fa pensare che è proprio questo il metodo per rinnovare la fede del nostro popolo del sud che nella grande maggioranza riduce la religione a semplici atti esterni, tradizionali in occasione di ben precise circostanze di vita come in occasione di battesimi, matrimoni, prime comunioni e defunti, facendo della chiesa una “stazione di servizio”.
Bisogno partire dal loro sentimento religioso semplice e tradizionale per dar loro l’annuncio della vera fede cristiana di Gesù morto e risorto per noi, proprio partendo dalla vera devozione alla Madre di Cristo.
Il momento più commuovente della settimana trascorsa con la Madonna è stato quando il quadro ha lasciato il Santuario: è avvenuto come quando una persona a noi carissima ci lascia e non sappiamo quando potremo rivederla di nuovo.
Cambiando il programma il popolo ha voluto accompagnare la Madonna per un tratto di strada e poi seguirla con lo sguardo fino a che è scomparsa all’angolo di Via XX Settembre.
Questo gesto mi ha fatto ricordare i discepoli di Gesù che rimasero con lo sguardo fisso al cielo alla sua Ascensione.
Ora incombe anche a noi il compito di non stare a guardare, ma a tornare alle nostre case, al nostro lavoro, alla nostra comunità parrocchiale e mettere in pratica gli insegnamenti che abbiamo ricevuto dalla Madonna in questi giorni di grazia.
(Autore: Giuseppe Del Giudice)


"1991" La Regina di Pompei si reca a: Pantano di Teggiano  
07/14 Aprile 1991 – Parrocchia: “San Giuseppe operaio” - Parroco: Don Cono Casella

Per sette giorni – dal 7 al 14 aprile -, la Vergine di Pompei è stata in mezzo a noi, nella Parrocchia di San Giuseppe operaio in Pantano di Teggiano.
Per sette giorni sono stati in mezzo a noi anche Mons. Cuomo e don L’Arco, che hanno condotto in modo impareggiabile la Settimana Mariana, promossa dal Parroco don Cono Casella per festeggiare il trentesimo anniversario della fondazione della nostra Parrocchia.
La settimana è trascorsa in fretta, ma ha costituito un tempo forte, un tempo di grazia, e non solo per la nostra comunità parrocchiale.
La venuta della prodigiosa Immagine, in effetti, ha richiamato fedeli non solo dalle altre parrocchie della nostra cittadina, dai paesi vicini del Vallo di Diano, ma da tutta la Diocesi, e finanche dalla Calabria.
Naturalmente, l’effetto più dirompente quella venuta lo ha prodotto sulla nostra comunità, della quale ha addirittura alterato i ritmi di vita. Ognuno ha cercato, infatti, di organizzare la propria
giornata in modo da avere il tempo di partecipare alla liturgia serale, agli incontri pastorali, in modo da avere almeno pochi minuti, in un momento qualsiasi della giornata, da trascorrere in chiesa.
Una partecipazione straordinaria non soltanto per quantità – migliaia di fedeli, di pellegrini potremmo dire, hanno visitato la Madonna in quei giorni – ma, se è lecito affermarlo, in qualità.
Vien da pensare, a questo proposito, alle file davanti al confessionale, alla moltitudine di persone, di ogni età e di ogni condizione sociale, che hanno ricevuto Gesù Eucarestia.
Si sono viste manifestazioni di fede che, come si dice da queste parti, avrebbero commosso le pietre: le lacrime sul volto scavato dei nostri vecchi, la conversione discreta di chi da anni non frequentava la chiesa, la partecipazione imponente nonostante la neve d’aprile.
La settimana è trascorsa, ed appartiene ormai al mondo dei ricordi.
Resta la Grazia impetrata da Maria a noi, suoi umili figli.
Restano, indelebili nella nostra memoria, le parole essenziali e profonde di Mons. Cuomo.
Restano il ricordo della prorompente simpatia di don L’Arco, campione della "Catechesi con il sorriso", e l’ammirazione per lo zelo e la sollecitudine delle suore.
Essi ci hanno ricordato più volte che la Madonna è sempre accanto a noi, che Ella è pronta a soccorrerci in ogni momento e per ogni difficoltà.
Mai come in quei momenti, il cuore, più che la nostra mente, ha compreso tutto ciò ed ha partecipato di quella verità.
(Autore: Antonio Cantelmi)


"1991" La Regina di Pompei si reca a: Briano di Caserta (CE)
Marzo? Aprile? 1991 – Parrocchia: “San Vincenzo Martire”

Briano, frazione di Caserta situata ai piedi della omonima collina sempre verde che fa parte delle reali delizie borboniche, lungo la strada nazionale Sannitica, borgata ridente e laboriosa, famosa per l’industria serica degli Alois, le cui stradine strette ed anguste convergono tutte verso la piazzetta dove è la bella chiesa parrocchiale di S. Vincenzo Martire.
Essa gode di una posizione privilegiata sotto l’aspetto topografico (essendo al riparo dal chiasso e dall’inquinamento della città) ed economico (godendo e della risorsa industriale e di quella
agricola). Ma anche dal punto di vista religioso la fiorente comunità pastoralmente attiva, la sentita devozione al rosario, testimoniata dalla presenza della più antica Congrega della diocesi di Caserta dedicata al Rosario la fa guardare con ammirazione dalle vicine borgate.
Briano nel giorno in cui ha visto provvidenzialmente realizzarsi il suo sogno si è espressa con le parole di Elisabetta: “A che debbo  che la Madre del mio Signore venga a ma?” (Lc 1, 43) ed ha accolto con gioia la venerata immagine della Vergine di Pompei.
Stupore e gioia incontenibile ci pervade, impari come siamo alle cose grandi, potenti, prestigiose.
Noi piccola comunità! Ma il Signore “ha guardato all’umiltà della sua serva” (Lc 1, 48). E il nostro stupore si cambia con impegno di obbedienza al comando di Maria: “Fate tutto quello che Egli vi dirà” (Gv 2, 5). Ecco, siamo pronti…!
Ciò spiega la generosa risposta di tutta la popolazione, anche delle parrocchie vicine e meno vicine, che numerosa è accorsa a visitare la Vergine Santa.
Oltre ai momenti esaltanti dell’arrivo e della partenza della sacra immagine, cui hanno partecipato tutte le autorità religiose, civili e militari della Provincia di Caserta, ci piace anche ricordare l’incontro commemorativo delle Suore degli Angeli, la solenne concelebrazione dei Sacerdoti, il fresco fragore dei giovani e il religioso raccoglimento degli studenti, la gioviale rassegna dei gruppi ecclesiali, la gioiosa protesta d’amore delle coppie di sposi e fidanzati, la commuovente preghiera degli ammalati, il doveroso mesto ricordo dei defunti, l’innocente affidamento dei piccoli, la devota pietà dei medici cattolici, l’austera riconciliazione degli uomini, l’ansiosa preghiera dei seminaristi per le vocazioni e infine l’idilliaca messa di mezzanotte.
Tutto questo incastonato sulla dolce ininterrotta recita del rosario benedetto di Maria.
I risultati? E chi può conoscere le grazie profuse da Maria, le lacrime terse, le speranze riaccese in questi otto giorni?
Ce n’è a sufficienza per dover elevare un nuovo cantico di lode a Dio, datore di ogni bene, per mezzo di Gesù Cristo, nostro Salvatore, e, sull’esempio di Maria, cantare: “L’anima mia magnifica il Signore”.
(Autore: Domenico Vozza)


"1991" La Regina di Pompei si reca a: Casoria (NA)
12/19 Maggio 1991 – Chiesa delle: “Sacramentine”

Tra la domenica dell’Ascensione e quella della Pentecoste (12-19 maggio), Casoria ha scritto una pagina di storia, vibrante di fede e di calda religiosità mariana.
Alla vigilia del 5 febbraio, quando il Card. Giordano, con solenne rito, con i Vescovi Mons. Diligenza di Capua e Mons. Camparone di Alife- Caiazzo e il clero del Decanato apriva i festeggiamenti dell’anno centenario dell’Istituto Vittima Espiatrice di Gesù Sacramentato già annunziava la settimana mariana.
Nella chiesa delle Sacramentine a Casoria, la felice intuizione era partita dall’attuale Madre Generale, Madre Gemma Imperatore, protagonista delle celebrazioni del Centenario.
Aveva domandato al Prelato Pontificio l’ospitalità della Vergine per un breve periodo a Casoria.
L’Arcivescovo Mons. Toppi non poteva che renderla contenta con tutto l’Istituto, al quale lo stesso è sentimentalmente legato, dalla sua lontana infanzia.
Il pomeriggio del 12, infatti, alle autorità civili e alla folla immensa della città, dal palco della piazza, così infatti si esprimeva, affidando la effige della Madonna: “…Sono felice anch’io di
rendere una testimonianza in questa piazza alle carissime suore Vittime Espiatrice di Gesù Sacramentato, le suore del mio paese natale.
La mia vocazione religiosa sacerdotale spuntò alla scuola materna di queste Suore e a loro debbo moltissimo”.
E tra i ricordi che si affollavano alla mente, il Prelato faceva un nome, quello di Suor Maddalena, la sua prima maestra che l’accompagnò all’Altare, per la prima comunione, a Brusciano.
L’illuminata finalità dell’ospitalità mariana veniva additata dal Prelato in un rinnovamento spirituale di tutte le famiglie: “… In questi giorni, fratelli, se volete bene alla Madonna, se volete bene a voi stessi, liberatevi dal peccato, confessate i vostri peccati, piangete i peccati e sarete felici per la Risurrezione e l’Ascensione di Cristo Gesù; sentirete il battito del cuore della Mamma felice di abbracciare un figlio che dorme”.
La permanenza a Casoria della venerata effige della Vergine ha, letteralmente, coinvolto l’intera città, le popolazioni vicine e perfino i paesi dove operano le nostre suore.
Un incontro quotidiano, atteso da tutti e vissuto con santa gioia, un incontro che ha visto, dalle prime ore del mattino alle ultime luci della sera il Tempio delle Sacramentine gremito, all’inverosimile, di fedeli di ogni estrazione sociale.
A turno, le comunità parrocchiali cittadine, con i loro parroci, hanno animato le celebrazioni eucaristiche di ogni giorno, con incontri di preghiere, con la partecipazione di sacerdoti e religiose, laici consacrati e giovani, gruppi ecclesiali e ministri di straordinari dell’Eucarestia, coniugi e fidanzati, moltitudini di studenti di tutte le scuole del Distretto.
Significativo l’incontro di preghiera per gli ammalati ed anziani, la processione penitenziale conclusasi con la celebrazione in suffragio dei defunti della città, l’incontro con le mamme con i bambini, lo stesso incontro del sabato riservato agli uomini: giovani ed anziani hanno pregato, hanno cantato, hanno detto il loro sì alla Vergine, trionfante tra ceri e fiori, dal suo piccolo trono.
Nel “pellegrinaggio” della Madonna, la tappa di Casoria non può andar dimenticata.
Un autentico bagno di spiritualità mariana che si inserisce nel filone d’oro di Gesù Eucaristia: è partita la Madre, ma il Figlio resta, nella mistica pace del Tempio eucaristico, sentinella d’amore che veglia sulla Congregazione e sulla città, che l’ospita da cent’anni.
Una settimana di preghiera, che è stata un’autentica “missione”.
In grazie, senza distinzione, al Clero che ha operosamente collaborato alla superba rinascita, e alla medesima prelatura, il cui Vicario, Mons. Cuomo, è stato, a tempo pieno, impegnato, all’ombra di Gesù Eucarestia e della Vergine: che l’augurio di rinascita per Casoria, lanciato dal Sindaco, diventi realtà, e il Centenario porti frutti di spiritualità, sul nostro territorio. (Autore: Gaetano Capasso)


"1991" La Regina di Pompei si reca a: Casagiove (CE)
08/16 Giugno 1991 – Chiesa: “Suore degli Angeli”

Prima ancora che il quadro della Madonna venerata a Pompei giungesse a Casagiove, l’eco della sua venuta si diffondeva da un capo all’altro della città ed in tutta la diocesi di Caserta, producendo i primi frutti spirituali: dopo anni di lontananza dai sacramenti, molti sentivano il desiderio improvviso di riconciliarsi con Dio; famiglie in discordia si ritrovavano disponibili a tornare unite.
Se si può dire, nei giorni precedenti l’arrivo della sua immagine, già vi era la presenza spirituale dell’amore materno di Maria in mezzo a noi.
La venuta del Sacro Dipinto, promossa dalla parrocchia di S. Croce, sostenuta dall’interessamento instancabile di Mons. Raffaele Nogaro, vescovo di Caserta, veniva diligentemente preparata dal Comitato mariano, all’interno del quale una gara di solidarietà da parte dell’Amministrazione comunale, Sindaco in testa, e della Cassa Rurale ed Artigiana “San Vincenzo de’ Paolis”, nella persona del suo Presidente, si instaurava per la buona riuscita, organizzativa ma soprattutto spirituale, della Settimana mariana.
Le pur rosee previsioni venivano superate dalla realtà: quando alle ore 20 di sabato 8 giugno 1991, giungeva il Quadro della Madonna, una marea umana lo attendeva, ordinata e silente, presso il castello autostradale, nonostante l’incontro “ufficiale” fosse stato previsto all’interno della città, per seguirlo poi in preghiera.
Il mare si trasformava in fiume percorrendo alcune strade cittadine, per ridiventare mare al saluto dato, secondo il programma, in piazza degli Eroi, da dove una processione, mai vista prima a Casagiove così numerosa, accompagnava la Sacra Immagine nella Chiesa delle Suore degli Angeli che l’avrebbe ospitata per tutto il periodo di permanenza tra noi.
Quanti affluivano da ogni dove – soprattutto i “figli” di Casagiove, che si ritrovavano uniti intorno, ai loro vescovi (è infatti divisa in due diocesi) e Sacerdoti – partecipavano alle lodi a Maria per meglio conoscere ed amare Gesù.
La processione penitenziale del 13, conclusasi con l’importante fiaccolata, e quella del 16, che accompagnava il ritorno del Quadro a Pompei, si svolgevano con pari raccoglimento e con la medesima partecipazione dei fedeli, delle anime consacrate, dei sacerdoti, delle autorità, civili e religiose, nella preghiera e nella gioia di avere gli occhi sull’immagine della Vergine ed il cuore in Cielo con la Madre di Dio.
Sotto una pioggia di fiori e volantini, le cui scritte inneggiavano alla Madonna, la Sacra Effige partiva per Pompei domenica 16 giugno, dopo che la nostra città le intitolava una strada a perenne ricordo della sua venuta.
La “Stella del Mattino” ha segnato, per Casagiove, una nuova aurora spirituale; una giornata colma di benedizioni è incominciata.
La riscoperta della Corona del Rosario da parte di gruppi partecipanti agli incontri tenuti in quei giorni, di giovani, di uomini è il segno tangibile della efficacia che produce la “dolce catena che ci rannoda a Dio”.
La meditazione dei Misteri, la recita delle litanie lauretane, approfondendone il significato, rendono l’idea dei frutti che la presenza dell’Immagine della Madonna ha portato tra la nostra gente: tanti “lontani”, tanti “tiepidi”, già adesso, secondo la volontà del Signore, testimoniano la loro fede.
Di tutto ciò ringraziamo la Beata Vergine, invocando su Casagiove la sua materna protezione.
(Autore: Sergio Ursomando)


"1991" La Regina di Pompei si reca a: Gravina
06/13 Ottobre 1991 – Parrocchia: “San Giovanni Battista e Mater Ecclesiae” - Parroci: Don Saverio e Don Michele Paternoster.

Dal 6 al 13 ottobre 1991 la pietà di Gravina è stata risvegliata e fortemente paralizzata dallo straordinario evento della “Peregrinatio” della venerata Vergine di Pompei.
L’iniziativa fu programmata dalle Parrocchie di S. Giovanni Battista e di Mater Ecclesiae, nel quadro delle celebrazioni per il trentennale di sacerdozio dei loro parroci.
L’Immagine approdata sul piazzale antistante la Chiesa “Mater Ecclesiae” fu accolta dai scroscianti applausi di migliaia di fedeli: là convenuti da tutti i rioni della città e fu salutata da un
fervido indirizzo del Sindaco, Ing. Sen. Giuseppe Giovanniello.
Egli non mancò di richiamarsi al vincolo particolare che unisce Gravina a Pompei da quando specialmente, nei primi decenni del secolo, due venerati suoi sacerdoti, Don Eustachio Montemurro e Don Saverio Valerio, scelsero di impegnare il loro zelo in umiltà e povertà nel Santuario del Beato Bartolo Longo.
All’indirizzo del Sindaco seguì la solenne concelebrazione eucaristica all’aperto, presieduta da S. Ecc.za Tarcisio Pisani. Incominciò così per Gravina una settimana di  intensa mobilitazione religiosa e di forte tonificazione spirituale.
E quando, dopo una Processione penitenziale presieduta dall’Arcivescovo di Pompei, la Madonna fu intronizzata in Cattedrale, l’affluenza dei fedeli si fece a tratti addirittura incontenibile e disponibilissima a ripensare sotto i suoi sguardi le grandi verità della festa cristiana, per imprimere una più promettente accelerazione al recupero dell’ispirazione evangelica della vita personale, familiare e sociale.
Sostarono così davanti all’Immagine della Vergine del Rosario gli alunni delle Scuole di ogni ordine e grado, gli iscritti ad Associazioni, Movimenti e Gruppi ecclesiali, gli ammalati e gli anziani, le giovani coppie e i fidanzati, le mamme e le gestanti.
Entusiasticamente partecipato fu inoltre l’incontro dei giovani e particolarmente atteso quello riservato ai soli uomini.
La settimana si concluse a mezzogiorno di domenica 13 ottobre con il saluto del Vescovo alla Madonna, dopo la recita della Supplica ed una solenne ed affollatissima concelebrazione eucaristica.
Così l’Immagine della Vergine pellegrina ripartì per Pompei. Non prima però di aver sostato fuori programma ad un chilometro dell’abitato di Gravina per un Rosario di benedizione nello spiazzo dell’avanzata costruzione del nuovo Seminario Diocesano nel Centro Polivalente Giovanile “Benedetto XIII”.
(Autore: Domenico Farella)


"1991" La Regina di Pompei si reca a: Oria  
3/13 Novembre 1991 – Cattedrale - Arciprete-Parroco: Mons. Elia Farina

Il 13 novembre 1991 alle ore 17,00 i cittadini di Oria, guidati dal Vescovo Diocesano S. Ecc.za Mons. Armando Franco, dal Vicario Generale dai Parroci della città, con la partecipazione del Seminario Diocesano, guidato dagli Educatori, accolsero con entusiasmo e commozione il Quadro della Madonna di Pompei, alla luce delle fiaccole al vento, al canto di inni mariani e, con le note liete del Concerto Bandistico della Città.
Si procedette in corteo verso la Cattedrale, già gremitissima di fedeli, dove fu intronizzato il Quadro. Il lunedì seguente alle ore 7,30 con la celebrazione della Santa Messa da parte dell’Arciprete-Parroco della Cattedrale, Mons. Elia Farina, si diede inizio allo svolgimento dell’intenso programma della settimana.
Hanno partecipato, secondo i turni e le modalità stabilite, tutte le scuole della città.
I fedeli hanno fatto a gara per venire ai piedi della Madonna e ad essere – veramente numerosi – presenti in tutte le diverse celebrazioni di ogni giorno.
Non si possono dimenticare: la partecipazione degli ammalati ed anziani alla celebrazione tutta per loro con l’amministrazione del Sacramento dell’Unzione degli Infermi: la Processione penitenziale la sera del venerdì: così la benedizione e l’affidamento alla Madonna dei bambini il sabato pomeriggio e la sera dello stesso sabato, la celebrazione tutta riservata ai soli uomini che, numerosi, si sono accostati ai Sacramenti.
Il 10, domenica, dopo una solenne celebrazione e la recita della Supplica, il Quadro ha dovuto lasciare Oria, la Diocesi del Beato Bartolo Longo, per ritornare a Pompei.
Fu salutata con calore e amore dal Vescovo Diocesano. Sembrava che i fedeli avessero dimenticato i loro impegni in famiglia per rimanere vicino alla Madonna finché fu loro concesso. Oria ha promesso al suo Beato Bartolo Longo di essere apostola del Rosario; dolce catena che ci rannoda a Dio per la salvezza eterna.
(Autore: Elia Farina)


"1991" La Regina di Pompei si reca a: Giugliano
24/27 Ottobre 1991 – Parrocchia: “Santa Sofia” - Parroci: Padri Cappuccini

In occasione della S. Missione tenuta nella Comunità parrocchiale di San Giovanni Evangelista da 15 Padri Cappuccini, per il 50° di vita sacerdotale del Parroco Don Carmine Ciccarelli, l’immagine della Vergine di Pompei è ritornata a Giugliano.
Come Madre affettuosa si è voluta sincerare di persona del nostro stato di salute.
Per Lei ci si è mossi di buon’ora.
Era troppo importante l’appuntamento per arrivare in ritardo o, peggio, mancare. Ed anche il ritardo, solitamente occasione di insofferenza, è stato benedetto perché ha consentito altri arrivi: la voce si è sparsa ancora di più.
Si è riempita la maestosa chiesa di Santa Sofia, così anche la piazza antistante. E nell’attesa, i Padri Cappuccini – venuti a predicare la Santa Missione – ed il clero locale hanno preparato e
condiviso l’accoglienza.
Il compito di esaltare la grandezza di Dio in Maria è toccato al Vescovo di Pompei.
Il suo discorso ha suscitato entusiasmo ed adesione.
Dopo il saluto del Parroco, e quello del Vicario Foraneo, Don Michele Pugliese, ha avuto luogo la processione per alcune strade della città.
na marea di persone in preghiera, una visione di altri tempi; soprattutto palpabile l’intima partecipazione di tutti i fedeli.
Ogni parola detta e udita, ogni gesto fatto o visto, sembrano trasfondere la volontà di tornare a Dio, di pregarlo camminando con Maria, con la Mamma venuta da Pompei.
E se processioni e celebrazioni possono trarre in inganno come frutto di folklore religioso e di sentimentalismo, la smentita arriva dai fatti.
La grandiosa chiesa di Santa Sofia vede arrivare alla spicciolata individui, famiglie e gruppi. Sono visite alla madre comune: - ci sono tante cose da dire, preoccupazioni e progetti, sofferenze e gioie… e tanto vivo e palpitante il silenzio.
Un via vai continuo dal 24 al 27 ottobre 1991: - Rosari, litanie, “Supplica”, Messa, confessioni… quante confessioni… quanti “ritorni” alla grazia di Dio.
Tesori di grazia, godimento di cuore e della mente, per il colto e non colto, per le anime impegnate e il fedele delle occasioni. Preghiere gustate ancor più profondamente, quando a guidarle è stato il Rev.do Baldassarre Cuomo. Una vera scuola di preghiera: dottrina e semplicità plasmate da vita vissuta.  Perché solo la vita rende semplice il Rosario e viceversa.
Domenica, 27 ottobre alle ore 18, dopo la S. Messa celebrata dal Rev.do P. Marciano, Superiore della S. Missione, la partenza della Madonna del Santo Rosario per Pompei.
Le fiaccole accese rischiarano il cammino… gli occhi di tutti – lungo le strade – posano sul volto bello della Mamma che va… La sua testa piegata dolcemente indica il Figlio e sembra dire: “Restate buoni… Fate ciò che vi dice mio Figlio… Accettate e vivete il suo vangelo… riprendete la corona del Rosario.
(Autore: Carmine Ciccarelli)


"1991" La Regina di Pompei si reca a: Mottola (Taranto)
17/24 Novembre 1991 – Cattedrale - Parroco: Don Domenico Ludovico

Dal 17 al 24 novembre 1991, Mottola, un piccolo paese della provincia di Taranto, ha accolto con tripudio di amore e di preghiera la venerata immagine della Madonna di Pompei.
La Settimana Mariana, in questo paese posto sul colle a circa 400 metri a guardia del Mar Jonio, ha riportato tutto il popolo verso la Madre celeste.
La Cattedrale, in cui la sacra Immagine regnava sovrana, è stata per tutta la settimana meta di pellegrinaggi da tutte i paesi della provincia, e da Massafra, Palagiano e Palagianello sono giunti in devota processione.
Questa Settimana, voluta dal Parroco, Don Domenico Ludovico e dalla Confraternita del SS. Sacramento, sotto la guida del Vescovo Mons. Scarafile, con la collaborazione di tutti i Sacerdoti,
è stata un’occasione salutare per verificare la fede e la testimonianza cristiana della Comunità.
Già dalla domenica sera, 17 novembre, l’accoglienza è stata degna della Madre celeste.
Tutto il paese è rimasto in attesa per accoglierla, e tutta la settimana, poi, è stato un incontro continuo della Madonna con tutti i componenti della Comunità parrocchiale.
I momenti più significativi sono stati: l’incontro con i coltivatori diretti della provincia di Taranto; l’incontro con i malari; l’incontro con gli uomini; la processione penitenziale per le vie del paese con l’Immagine venerata.
In questa settimana tutta la vicaria di Mottola è stretta intorno alla Madre celeste. Infatti ogni sera il Parroco e le Comunità delle Parrocchie presenti nel paese hanno celebrato la Messa, vivendo momenti di grande fede e preghiera.
Un devoto e fraterno pensiero va a Mons. Cuomo, a Don L’Arco, a Suor Maria Sabina e Suor Maria Barbara che in questa settimana con instancabile amore e zelo hanno donato la loro vita di amore a Lei, Madre celeste, ascoltando, pregando, come Maria Madre nostra ci ha insegnato.
Ma un saluto ed un ringraziamento speciale vanno a Te, Madre celeste: grazie per essere venuta su questo suolo, in questo lembo di terra indegno della tua presenza per i nostri peccati.
Grazie per averci parlato, grazie, per aver pianto con noi. Grazie per aver vissuto con i nostri fratelli sofferenti momenti di comunione.
Grazie per essere passata davanti alle nostre case e averci chiamati. Grazie per aver stretto a te i nostri figli piccoli e grandi. Grazie, Mamma nostra.
Questo grazie è di tutta Mottola, anche di quelli che dicono di non conoscerti; ma tu li conosci e ami anche loro, e un giorno anch’essi staranno al tuo fianco per conoscerti per l’eternità.
Mottola ha vissuto momenti di gioia immensa, che non dimenticherà mai; e da questa tua venuta, o Madre, un cammino nuovo inizierà per il popolo che ti ama. Tu lo sai, o Madre: sei venuta per portarci Gesù.
Il tuo Rosario è entrato nelle nostre famiglie, ora tocca a noi amare le tue parole e viverle.
È questo il messaggio, e Mottola camminerà per questa strada.
(Autore: Donato Sanarico)


"1991" La Regina di Pompei si reca a: Bracigliano (SA)
01/08 Dicembre 1991 – Parrocchie: “S. Giovanni Battista e SS. Nazario e Celso” - Parroci: Don Michele Alfano e Padre Ettore Santoriello

Dal 1° all’8 dicembre 1991 la Comunità ecclesiale e civile di Bracigliano ha vissuto giorni eccezionali della sua storia: la Settimana mariana segnata dalla presenza della venerata Immagine della Vergine del Rosario di Pompei.
Questo evento è destinato a consolidare un legame di fede: tanti braciglianesi, tante volte, sono andati pellegrini al santuario di Pompei, per pregare la Madonna; questa volta, Lei, la Madonna, è
venuta “pellegrina” a Bracigliano per risvegliare la fede, per rinnovare la coscienza del nostro essere cristiani oggi e qui.
Questo evento si inserisce nell’impegno che tutta la Comunità cristiana DI Bracigliano, con la guida dei Parroci, don Michele Alfano e P. Ettore Santoriello unitamente alla Comunità religiosa dei Frati Minori, sta compiendo per ripensare e rinnovare la vita cristiana in coincidenza con la riapertura al culto  delle Chiese parrocchiali di S. Giovanni Battista e dei SS. Nazario e Celso restaurate dopo i danni del terremoto del 1980: restaurare “la chiesa dei credenti”, dopo aver restaurato la chiesa delle pietre.
Si è voluto così affidare alla Madre della Chiesa il cammino spirituale della Comunità cristiana, accogliendo l’invito del S. Padre a conclusione dell’anno mariano e, in sintonia con gli orientamenti ecclesiali dei Vescovi italiani contenuti nel Programma pastorale per gli anni ’90.
L’annuncio della Missione mariana ha inondato di gioia la Comunità  disponendo i fedeli ad accogliere con intensa fede l’evento mariano. La Comunità, in tutte le sue componenti ecclesiali e civili, si è impegnata a preparare la Missione con incontri diversificati a livello spirituale, liturgico e organizzativo.
La Settimana mariana ha registrato una vivissima partecipazione di fedeli di tutte le età, a partire dal pomeriggio del 1° dicembre, quando la sacra Immagine della Madonna di Pompei è arrivata a Bracigliano.
Una folla di fedeli ha accolto la Madonna insieme all’équipe missionaria del Santuario, Mons. Baldassarre Cuomo, Don Adolfo L’Arco, Salesiano, Suor Maria Sabina e Suor Maria Barbara, con una suggestiva fiaccolata.
Il saluto ufficiale da parte del Sindaco, Dott. Giovanni Grimaldi, a nome della Città e di tutte le
Autorità e la solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Metropolita di Salerno, Mons. Guerino Grimaldi. Hanno segnato l’inizio della Settimana. I giorni della Missione mariana hanno registrato una piena e viva partecipazione dei fedeli nelle diverse fasce di età. Da ricordare in particolare alcuni momenti significativi che scandivano le giornate: la Supplica a mezzogiorno, seguita dall’Adorazione e Benedizione Eucaristica; la preghiera mariana del Rosario; l’Eucarestia vespertina a conclusione della giornata; gli incontri serali diversificati per gruppi, tra i quali hanno registrato più forte partecipazione e risonanza spirituale l’incontro con i giovani e con gli uomini; tutti i momenti di preghiera liturgica animati nel canto da P. Antonio Danise e la gioiosa testimonianza sacerdotale e religiosa dei Missionari.
Nel corso della Settimana hanno presieduto alcune celebrazioni solenni il Prelato di Pompei, Mons. Francesco Saverio Toppi, venerdì 6 dicembre, giornata della sofferenza; il P. Gerardo Cardaropoli, Ministro Provinciale dei Frati Minori, l’8 dicembre, e il Vicario generale dell’Archidiocesi, Mons. Francesco Spaduzzi, nella serata conclusiva.
Abbiamo notato numerosi fedeli provenienti da Parrocchie vicine: da Lancusi-Bolano guidati dal Parroco e Vicario Foraneo, Don Angelo Quaranta; da Ciorani guidati dai Padri Redentoristi; gruppi provenienti da Fisciano, Preturo di Montoro, Orignano di Baronissi e da altre Comunità.
La presenza continua di numerosi fedeli di ogni età – donne, uomini, bambini, giovani, anziani – è certamente un segno di recupero dell’autentica religiosità popolare mariana, dalla quale S. Alfonso Maria de’ Liguori rimane Maestro insuperabile e che il Beato Bartolo Longo ha vissuto nella sua santità laicale: la centralità di Gesù Cristo nella storia dell’umanità e la presenza di Maria SS.ma nella vita di ogni credente, come modello sublime e guida materna per un’autentica risposta alla vocazione di ognuno di noi.
(Autore: I Parroci e i Frati Minori)


"1991" La Regina di Pompei si reca a: (--)
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