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"2005" La Regina di Pompei si reca a: *Riccia (CB) *Letojanni *Viagrande (CT) *Trecase (NA) *Ponticelli (NA) *S.Marcellino (CE) *Australia *Lettere (NA)
"2005" La Regina di Pompei si a:
Riccia (CB)
08/11 settembre 2005 – Parrocchia “...” Padri Oblati di San Giuseppe.
Un antico legame unisce Riccia, ridente paesino del Molise, alla Vergine del Rosario.
Nel 2005 ricorre, infatti, il centenario di uno dei due prodigi di guarigione, l’altro è del 1903, avvenuti per intercessione della Madonna di Pompei in una famiglia della cittadina come racconta lo stesso Beato Bartolo Longo ne “Il Rosario e la Nuova Pompei” di quegli anni.
Vi siamo andati proprio per respirare il clima di una straordinaria ed edificante esperienza spirituale.
Ed è stato così proprio fin dal primo momento, avendo sperimentato con più consapevolezza, insieme a tutta l’équipe missionaria, che Maria è la Regina delle Vittorie!
La Vergine Santa ci ha aiutato a superare tutta una serie di ritardi e di difficoltà imprevisti e a ricuperare la giusta serenità di spirito. La presenza del Vescovo di Campobasso, Mons. Armando Dini, Pastore dal cuore campano, che nel saluto ha lasciato trasparire il suo filiale attaccamento alla Madonna di Pompei, del Sindaco, Enrico Fanelli, accompagnato dalla Giunta comunale, dei membri del Comitato Organizzatore, hanno reso l’incontro un momento di gioiosa festa collettiva, il cui contagio era visibile sul volto di tutti.
Durante i tre giorni di missione mariana, moltissimi fedeli si sono alternati nelle celebrazioni e nei diversi momenti di preghiera.
Molti sono stati anche quelli che hanno celebrato il sacramento della Riconciliazione. Particolarmente toccante la celebrazione Eucaristica e la benedizione dei bambini, che è stata allietata dai vagiti e dalle voci degli ultimi nati della comunità. Sabato sera l’icona della Vergine è stata portata in processione per le strade cittadine vestite a festa.
In conclusione, dopo aver attraversato una buona parte del centro abitato, migliaia persone hanno partecipato alla solenne celebrazione presieduta dal Vescovo di Pompei, Mons. Carlo Liberati, nella piazza della città. Nella mattinata di domenica 11 settembre l’ultimo grande abbraccio di folla.
Ancora in piazza la solenne concelebrazione, presieduta da don Antonio Marrese, delegato per la missione, con i confratelli missionari, i Padri e i chierici Oblati di San Giuseppe, e la partecipazione delle Autorità e dell’intera comunità.
Don Antonio ha salutato la folla, commossa e festante, invitandola ad avere sempre impresse nel cuore e nella mente le immagini, le sensazioni e i sentimenti che la missione aveva loro procurato e di accogliere l’invito della Vergine a guardare sempre di più a Cristo Gesù, unico vero modello da seguire. (Autore: Antonio Marrese)
"2005" La Regina di Pompei si a:
Viagrande (CT)
17/20 settembre 2005 – Parrocchia “Santa Maria dell'Idria” -
Vi è tutta l’emozione dei grandi eventi e, soprattutto, la premura della Madre per i figli siciliani.
La Madonna arriva a Viagrande, un bel centro a poca distanza da Catania, sito alle falde dell’Etna. Ad accoglierla Folto gruppo di giovani guidati da Don Alfio Bonanno.c’è tutta la comunità di “Santa Maria dell’Idria”, il Sindaco, Dott.ssa Vera Cavallaio, con l’Amministrazione comunale, l’Arcivescovo di Catania, Mons. Salvatore Gristina.
Al termine di una breve processione, l’arrivo alla monumentale chiesa parrocchiale, che lascia subito scorgere la bellezza artistica della Sicilia.
Nella celebrazione eucaristica l’Arcivescovo di Catania invita tutti a cogliere il senso profondo della missione, che costituisce un chiaro richiamo “ad amare la Vergine e a seguirne l’esempio di donna dalla fede forte ed autentica”. I giorni di permanenza dell’icona della Madonna sono stati scanditi da momenti intensi di preghiera, catechesi e riflessione. Particolarmente toccanti le visite ai centri di cura presenti sul territorio.
L’incontro con il mondo della sofferenza, soprattutto nelle sue forme più gravi, riconduce sempre la riflessione al Cristo crocifisso e alla presenza della Madre ai piedi della Croce.
Tutti gli appuntamenti previsti dal programma hanno visto una partecipazione numerosa e L'Arcivescovo di Catania, Mons. Salvatore Gristina con il Vescovo di ompei e il Sindaco della città.attenta da parte di tutta la comunità e, particolarmente, dal folto gruppo di giovani, guidati dalla saggezza e simpatia del giovane parroco, don Alfio Bonanno, che con i suoi collaboratori si è prodigato per un’accoglienza calorosa ed affettuosa di tutta l’équipe missionaria.
A concludere la missione, il Pastore pompeiano, Mons. Carlo Liberati, che con la sua visita ha voluto sottolineare la premura e attenzione del Santuario mariano verso quanti, anche se lontani, sono legati alla Vergine del Santo Rosario. L’arcivescovo di Catania si è unito al termine della celebrazione per ringraziare, ancora una volta, il Pastore pompeiano e i suoi collaboratori, per il dono della missione mariana. Insieme al clero, alle Autorità e ai fedeli tutti ha, poi, accompagnato in processione, per il saluto finale, la venerata Icona, che dopo la sorpresa dei fuochi d’artificio è ripartita alla volta di Letojanni. (Autore: Antonio Marrese)
"2005" La Regina di Pompei si a:
Letojanni (ME)
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Eccoci a Letojanni, ridente località balneare che sorge nel cuore della riviera orientale della Sicilia, alle ultime pendici dei Peloritani.
Punto di forza della città è la sua bella spiaggia in sabbia granulare dai riflessi dorati, ben attrezzata e perfettamente integrata nel vasto comprensorio taorminese che, unitamente al clima salubre e mite in ogni stagione dell’anno, fa di Letojanni uno dei Il parroco Don Adelino Affannato.poli turistici che esercita un forte richiamo in campo nazionale ed internazionale.
L’arrivo nella cittadina è stato animato da un fervente ed appassionato saluto del parroco, Don Adelino Affannato, che insieme al Sindaco, Sig. Gianni Mauro ed a tutta la comunità cittadina, ha accolto l’icona della Madonna, accompagnata dal Vescovo di Pompei, Mons. Carlo Liberati.
Durante i giorni di permanenza, i sacerdoti ed i missionari laici sono stati impegnati con incontri di catechesi in vari centri d’ascolto, dove assieme a piccoli gruppi di persIl Sindaco Dott. Gianni Mauro.one hanno potuto riflettere, pregare e condividere riflessioni, esperienze e preghiere.
In programma anche celebrazioni eucaristiche quotidiane, la celebrazione del sacramento della Riconciliazione, una veglia di preghiera per le famiglie, incontri di catechesi per gli educatori parrocchiali e gli alunni delle scuole medie superiori, inferiori ed elementari. Persino l’ Amministrazione comunale ha voluto un momento di catechesi tutto per sé.
I giovani, inoltre, hanno vissuto un momento di festa con Maria grazie alla presenza di Don Giosy Cento, che con il suo concerto-
La missione mariana ha suscitato interesse e curiosità anche nei tanti turisti in vacanza nella bella cornice di mare, su cui si posa Letojanni, a poca distanza dalla più nota Taormina.
In mezzo ad una folla numerosissima, che ha accompagnato in processione la sacra immagine, si è conclusa la bella missione mariana nella cittadina sicula, ricca di sentimenti e di suggestioni spirituali, per un nuovo cammino di luce, di fede e di speranza.
"2005" La Regina di Pompei si a:
Trecase (NA)
06/09 Ottobre 2005 – Parrocchia “Sant'Antonio di Padova" -
Tre comuni diversi, tre realtà differenti, tre comunità, ma un’unica grande gioia: poter accogliere l’icona della Vergine del Rosario di Pompei.
Dal 6 al 9 Ottobre la Madre del Signore Gesù ha visitato i suoi figli di Trecase, il più piccolo comune del Parco Don Giosy CentoNazionale del Vesuvio, che con semplicità e profonda cordialità hanno ospitato la sacra Immagine nella parrocchia “Sant’Antonio di Padova”.
Non ci sono parole per descrivere l’affetto e la devozione, la gentilezza e l’umanità di coloro che attivamente hanno partecipato a tutte le iniziative proposte dall’équipe missionaria.
Gli incontri nelle scuole medie ed elementari, le visite agli ammalati, le veglie di preghiera, i momenti di riflessione comunitaria, il concerto-
Tutto è stato possibile grazie al contributo di persone straordinarie, come Don Rosario Borrelli, giovanissimo parroco, persona sincera ed allegra, e don Nicola Basso, giovane diacono, ordinato presbitero il 23 ottobre successivo.
Proprio per preparare la comunità parrocchiale alla sua ordinazione sacerdotale la missione a Trecase ha avuto una particolare intonazione vocazionale. A conclusione della missione un “fiume” di persone ha accompagnato in processione la Madonna fino al suo Santuario, per riconsegnarla alla città di Pompei e al suo fondatore il Beato Bartolo Longo.
Né il maltempo, né altri inconvenienti hanno potuto arrestare il cammino, conclusosi con il canto popolare “Buonanotte Maria” nella Basilica mariana. Lo sventolio dei fazzoletti, le lacrime che irrigavano il volto dei presenti e la commozione di tutti, hanno manifestato la filiale e intima devozione di questi figli per la Madre Celeste.
"2005" La Regina di Pompei si a:
Ponticelli (NA)
13/16 ottobre 2005 – Parrocchia “Santa Maria della Neve” Parroco: Don Ciro Cocuzza
La settimana successiva, da giovedì 13 a domenica 16, l’immagine della Madonna del Rosario di Pompei ha raggiunto la comunità di Ponticelli ed è stata ospite della Basilica “Santa Maria della Neve”.
I parrocchiani hanno partecipato in massa. La Chiesa non è mai stata vuota: bambini, ragazzi, giovani, adulti e anziani, dal mattino fino a sera hanno indirizzato suppliche e preghiere alla Madre celeste, confidando nella sua potente intercessione.
Il parroco Don Ciro Cocuzza ha contagiato, con il suo entusiasmo e la sua vitalità, tutta la comunità parrocchiale.
La missione mariana ha aperto ufficialmente l’anno pastorale della comunità, invitata dal Parroco a rispondere con più entusiasmo alla chiamata del Signore: «Carissimi, siamo all’inizio di un nuovo anno pastorale.
Il Signore confida su di noi e ci ripete: “Andate avanti”! Questo incoraggiamento suona forte alla nostra coscienza: è una sollecitazione a rispondere alla chiamata alla santità ed a lavorare nella vigna del Signore. L’anno pastorale 2005/2006 inizia con un evento particolare: la missione mariana... Coltiviamo la devozione a Maria e lasciamoci portare da Lei alla conoscenza sempre più piena di Gesù».
Una fiumana di persone ha accolto il Quadro della Madonna in via Argine e l’ha accompagnata fino in chiesa, dove l’Icona è stata consegnata al popolo di Ponticelli dal Vescovo di Pompei, Mons. Carlo Liberati.
Le numerose famiglie, anche quelle più disagiate, hanno aperto le porte delle loro case per accogliere i missionari, che hanno portato parole di conforto agli ammalati, alle persone sole, a coloro che desideravano ascoltare la Parola di Dio.
Toccante è stato il concerto tenuto da Don Giosy Cento agli studenti del liceo “Calamandrei”, con le testimonianze dei giovani missionari laici. Ricca di contenuti è stata la veglia di preghiera per le famiglie e con le famiglie.
La missione mariana è stata conclusa dal Vescovo Ausiliare di Napoli, Mons. Filippo Iannone, che ha presieduto la celebrazione eucaristica vespertina della domenica. (Autore: Antonio Marrese)
"2005" La Regina di Pompei si a:
San Marcellino (CE)
27/30 Ottobre 2005 – Parrocchia “...” Parroco Don Giuseppe Esposito
Dal 27 al 30 Ottobre, anche San Marcellino, in provincia di Caserta, ha potuto contemplare il viso dolce ed amorevole della Vergine del Rosario.
Nell’invito ai fedeli, il Parroco, don Giuseppe Esposito, aveva scritto: «Carissimi fedeli, alla fine del mese dedicato alla Madonna del Rosario, come conclusione dell’anno Eucaristico, abbiamo la grazia di accogliere nella nostra Parrocchia la sacra immagine della Madonna di Pompei.
Accostiamoci a lei “Donna Eucaristica” e “Mamma del Salvatore” e chiediamo grazie per la nostra vita, per la vita dei nostri bambini, dei nostri giovani e delle nostre famiglie. Una preghiera speciale vogliamo innalzare alla “Madre dei sofferenti” per i nostri anziani e per i nostri ammalati che sono le anime predilette del Signore, perché partecipano ai patimenti del Cristo Gesù Crocifisso, suo Figlio e nostro Signore».
La missione ha avuto ufficialmente inizio con la celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Mario Milano, Arcivescovo di Aversa. A sera, Don Giosy Cento ha animato, con grande intensità, l’incontro-
Sabato sera, 29 ottobre, si è svolta una veglia di preghiera durante la quale le famiglie sono state consacrate alla Mamma celeste.
Una particolare attenzione è stata offerta a tutte le coppie che durante l’anno hanno festeggiato il 25° e 50° anniversario di vita matrimoniale. In serata c’è stata una fiaccolata per le strade del paese e una breve sosta al Cimitero per pregare per tutti i defunti.
Il Vescovo di Pompei, Mons. Carlo Liberati, ha portato, nella celebrazione conclusiva di domenica sera, il cordiale saluto della comunità ecclesiale della città mariana ai fedeli di San Marcellino.
Al termine, tutti hanno voluto accompagnare, per un breve tratto, l’icona della Madonna che ripartiva per far ritorno a Pompei.
"2005" La Regina di Pompei si reca in:
Australia
18 Novembre al 3 Dicembre 2005 – Cattedrale “St. Mary”
La testimonianza del nostro, Don Giosy Cento, inviato al seguito dell’Icona pellegrina in Australia. Un’anteprima del servizio. Sentimenti e emozioni si intrecciano e si rincorrono nel nome della Vergine di Pompei e della storia di tanti uomini e donne italo-
A Sydney e Melbourne una straordinaria accoglienza
Dal 18 novembre al 3 dicembre una delegazione di sacerdoti, religiosi e laici, presieduta dal Vescovo, Mons. Carlo Liberati, ha accompagnato l’icona pellegrina della Vergine del Rosario in visita presso le numerose comunità di italiani residenti a Sydney e a Melbourne, in Australia. Accolta subito con grande calore dalla Chiesa di Sydney, la sacra Icona è stata “intronizzata”, per volontà del Cardinale George Pell, Arcivescovo di Sydney nella splendida cattedrale gotica di St. Mary con una celebrazione eucaristica nella solennità di Cristo Re, presieduta dal Decano della cattedrale metropolitana, Padre Neil Brown, concelebrata da Mons. Liberati e dai presbiteri della missione pompeiana. In una cornice di finezza spirituale, in onore della Vergine di Pompei, la schola cantorum della cattedrale, la più antica istituzione musicale d’Australia, fondata nel 1818 con un organico di 70 voci maschili, oggi diretta da David Russell, ha eseguito alla perfezione la Messa dell’Incoronazione di W. A. Mozart. Alla presenza di migliaia di fedeli italo-
L’intervista al Pastore pompeiano
Eccellenza, sembra opportuno dopo l’impegnativo viaggio in Australia, sulle tracce del nostro milione e 200 mila italiani, emigrati in quel continente tra la fine del 1800 e nel secolo scorso fino al 1950 -
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comune fede cattolica, accolgono gli ospiti, organizzano banchetti e feste danzanti. Chi vuole contattare gli Italiani non può ignorare i Clubs. È la porta per entrare nel cuore dei nostri connazionali. Ho parlato prima del “Club dei Calabresi” così bene diretto dall’Ing. Moio. Ma c’è un altro Club cui devo una profonda e affettuosa gratitudine, il “Club dei Lucani” che ci ha accolto a
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Australia: Lettera aperta ai nostri connazionali
Mentre l’aereo sorvolando mezzo mondo ci riconduce in Italia, scorrono davanti agli occhi, come tante sequenze di un film, luoghi, persone, incontri, che hanno lasciato nel cuore un solco profondo, un ricordo che né il tempo, né la distanza, potranno mai cancellare. Ho accompagnato, come responsabile della missione mariana del Rosario, insieme al Vescovo e agli altri missionari, l’icona pellegrina della Vergine di Pompei in visita ai tanti connazionali emigrati in Australia, che in un tempo difficile hanno dovuto cercare in una terra così lontana, pane e fortuna. Cerco di ricordare l’avvio di questo stupendo evento. Sì, eravamo proprio lì, sulla stupenda baia di Sydney, in uno scenario che non ha eguali al mondo, seduti ad un tavolo tra amici, quando ad un certo punto della conversazione, emerge un desiderio dal cuore di un uomo, dalle origini calabresi, ma ormai trapiantato in Australia: “Quanto desidererei vedere il quadro della Madonna di Pompei in visita in Australia”. Senza pensarci un attimo e non immaginando cosa questo volesse dire, ma mosso da una misteriosa forza interiore risposi “se la Madonna lo vorrà ti prometto che fra un anno sarà qui”. Quell’uomo di origine calabra, Domenico Moio, poi, è stato, il presidente del Comitato Madonna del Rosario che, con la collaborazione attenta e intelligente di tanti, ha reso possibile questo miracolo. Dal primo passo, tanti altri passi, uno dietro l’altro, sempre più incalzanti, sempre più veloci. Incontri, contatti, lettere, telefonate, tanti momenti per preparare il grande momento. Giunti nella Cattedrale di Sydney una delle più lunghe del mondo, dove l’icona della Vergine ci aveva preceduto, il passo si fa veloce e lo sguardo attento a scorgere il luogo dove era stata sistemata la venerata icona. Era lì, bella, forse più bella del solito, già attorniata da tante persone che in ginocchio, in piedi, piangendo la salutano, la pregano, la venerano. Poi la solenne celebrazione inaugurale nell’austera e maestosa cattedrale e il primo messaggio del Vescovo di Pompei: “Siamo venuti perché vi vogliamo bene, la Madonna è qui per mostrarvi tutta la sua predilezione”. Da quel primo incontro, la mente corre alle celebrazioni programmate per tutta la settimana in cattedrale, agli incontri con i clubs e le scuole, con le famiglie e gli organi d’informazione, con le autorità religiose, consolari, e politiche. Ogni incontro è importante, andrebbe ricordato, ma si affollano nella mente le immagini di tanti volti, tanti sguardi, tante mani strette e, soprattutto, un leit motiv costante: “Grazie, per questo dono, grazie perché ci ricordate, grazie per la vostra visita”. Tanta gente che non conoscevamo perché lontana è diventata vicina e amica grazie alla Madre comune, la Vergine Santa. Tutti sono legati a lei da un ricordo: “... sono stata a Pompei 50, 30, 20 anni fa”; “... prima di partire mi sono fermato a Pompei”; “... porto da 50 anni con me questa immagine” e ne mostra una sulla quale, ormai, non si legge più, ma che è stata compagna di viaggio per una vita. L’ultimo saluto, l’ultimo abbraccio dei figli con la madre, sabato sera... nello stadio del club Marconi: un mare di gente, uniti dall’unica Madre e da preghiere, canti e festa per un momento veramente indimenticabile. Poi, la partenza per Melbourne, dove il nostro incontro continua con il calore dei nostri connazionali, questa volta Lucani: la celebrazione nel Santuario di Sant’Antonio, chiesa degli italiani a Melbourne, l’incontro con l’Arcivescovo, che ci ringrazia per questo momento, le celebrazioni intime e belle nella comunità delle Pastorelle, le mille premure del comitato. Ritornano alla mente, soprattutto, i ringraziamenti e la commozione di questa gente semplice, ma allo stesso tempo grande per aver avuto il coraggio di andare così lontano per salvare la famiglia, che con le mani strette in un unico cerchio, guidata da don Giosy Cento, cantavano: “prendimi per mano Dio mio, guidami nel mondo a modo tuo, la strada e tanto lunga e tanto dura, però con te nel cuor non ho paura”. Le parole di un canto sono diventate per tanti di loro esperienza di vita e di una vita vissuta affidandosi a Maria. Mentre l’aereo ci riporta a casa, la mente ricorda ancora il percorso fatto e la gratitudine tante volte sussurrata: “grazie, grazie di tutto, non ci dimenticate, tornate a trovarci”. Anch’io sento di dover dire Grazie. Grazie alla Vergine Maria che ha permesso questo. Grazie a quanti in maniera più o meno evidente hanno lavorato affinché questo evento riuscisse alla perfezione. Grazie, soprattutto, a voi amici Italiani d’Australia. Non conosco tutti i vostri nomi, ma sento di essere amico di tutti voi. Grazie perché ci avete insegnato tanto, soprattutto ci avete insegnato la fedeltà, perché, nonostante gli anni e la distanza, l’amore verso la Madre di Gesù non è mai cessato. (Autore: Antonio Marrese)
«Goodbye, Australia»!
Andate in tutto il mondo e annunciate la Buona Notizia.
Fin da bambino ho sognato di poter toccare tutte quelle terre del mappamondo, la terra di Dio e degli uomini, sparsa, a piccole o grandi manciate, su quel globo rotondo e colorato che abbelliva l’angolo della mia classe di quinta elementare. Da giovane ti sembra di avere la possibilità di tenere il mondo in un pugno. Più si diventa grandi e più il mondo si fa grande e troppo grande per te. Tu sei piccolo e l’universo lo puoi toccare globalmente solo con la fantasia, con il cuore, e soprattutto, credo, con la preghiera. E quando nella mia anima di ragazzo è risuonato, come forti rintocchi di campana, l’ Andate, ho sempre chiesto una disponibilità personale per tutta l’umanità e la possibilità di toccare i Continenti. Avevo toccato America, Africa, Europa, Asia. La Vergine del Rosario di Pompei mi ha chiamato e portato, alla fine del 2005, in Oceania: a Sydney e Melbourne. Un viaggio per il quale sono partito con entusiasmo e timore. La gioia di toccare una terra e una civiltà giovane e nuova per me, il timore del lunghissimo viaggio in aereo. Ma la comunità di Pompei con la quale ho vissuto questa esperienza mi ha donato tanta serenità. Più di 24 ore di viaggio in aereo (compreso lo scalo a Kuala Lumpur, in Malesia). All’andata non mi è sembrato così lungo. Ho potuto leggere, dialogare con persone, ammirare, in alcuni momenti mari e deserti e prepararmi in quelle... poche ore all’incontro con gli emigrati italiani del dopoguerra. Essi avevano fatto il viaggio in nave per oltre quaranta giorni e significava per molti non tornare più in Italia. L’Australia è bellissima a livello di natura. Vivere dei giorni nella Baia di Sydney è un sogno ogni istante. Ti colpisce anche un senso di serenità sociale che si tocca in ogni angolo. Una convivenza ancora piuttosto pacifica di popoli, culture, lingue e religioni. Ma l’incontro più sorprendente e commovente è quello con le Comunità degli Italiani immigrati. Ho rivisto i volti, gli atteggiamenti di altri tempi, rimasti intatti, di mio padre e mia madre. Il modo di fare, di parlare, di credere, come se il tempo, nonostante questi figli dell’Italia siano molto progrediti, si fosse fermato. Il modo di cucinare con tutti i sapori dell’Italia e di mia nonna. I dialetti, non l’Italiano. La loro gioia e disponibilità di accoglierti soprattutto perché vieni dall’Italia che, nonostante tutto, è in cima ai loro sogni e nostalgie. Per alcuni giorni ho potuto confessare in italiano nella Cattedrale di Sydney. Una esperienza fortissima di umanità e vita sacerdotale. Dopo il segno di croce questi fratelli e sorelle raccontavano le loro storie famigliari di emigrazione: la grave situazione di povertà in Italia, la decisione sofferta di partire per un mondo sconosciuto e lontanissimo. Ho ascoltato e in tanti momenti ho pianto davanti a loro senza paura e senza vergogna. Ho sentito davvero, dalla viva sorgente del cuore, l’eterna sofferenza dell’universo, l’eterno crearsi delle ingiustizie tra gli uomini, l’infinito irrisolto delle povertà e del voler vivere e non solo sopravvivere. Anche oggi e forse, tremo a dirlo, sarà sempre così. Nessuno sa e può risolvere nella giustizia e nell’uguaglianza della distribuzione delle risorse della terra il problema delle umane convivenze. Ancora oggi, epoca tecnologica e del progresso, gli uomini e i giovani sono spinti lontano dalle loro case e dalle strade delle loro origini, con uno sradicamento di immense sofferenze e nostalgie. Ho potuto parlare con un mio compaesano che vive vicino Melbourne. L’abbiamo rintracciato via Internet e il dialogo telefonico con lui è stato struggente: “Non ci credo che uno di Ischia di Castro sia in Australia. Non è mai venuto nessuno del nostro paese qui. Vienimi a trovare. Io sono qui da oltre 50 anni. Sto bene”. “Ma forse ritornerò e ci potremo vedere”, provo a dire per stemperare l’emozione. E lui: “Ma io ho 78 anni e se ritorni, non ci sarò più”. Qualcuno dirà che mi vado a cercare queste emozioni, ma sono convinto che in questi frammenti di storia universale c’è tutto l’uomo e che mi piace tanto poter sentire ed emozionarmi per le più profonde cose umane. In fondo che ci stiamo a fare qui? Ho potuto pregare insieme a questi italiani-
Un’intensa testimonianza da Melbourne
Sono una donna di 55 anni, felicemente sposata, madre di due figlie e nonna di due splendidi nipotini. Sono nata in Italia, a Lioni, in provincia di Avellino, ma vivo, da diversi anni, a Melbourne, in Australia con mia sorella Lucia e alcuni cugini. Ho la fortuna di avere una sorella, suor Maria Celina, che svolge la sua missione nell’opera di carità a Pompei nella Congregazione delle Figlie della Vergine del Rosario fondate dal Beato Bartolo Longo. Nel 2005 scoprii di avere un cancro al seno.
Caddi in una profonda angoscia. Telefonai a Suor Maria Celina per comunicarle la triste notizia. Mi disse di pregare la Madonna di Pompei recitando la “Novena di Impetrazione” e il Rosario per chiederle la grazia della guarigione. Iniziai la chemioterapia e la radioterapia e proprio quando ero al colmo dello scoraggiamento, mia sorella mi chiamò da Pompei dicendomi che l’immagine della Vergine del Rosario sarebbe venuta in missione in Australia, nella Cattedrale di Sydney. I miei figli, subito, prenotarono due biglietti aerei per me e per mio marito e una stanza in un hotel di fronte alla cattedrale che avrebbe accolto l’icona della Madonna. Dopo un’ora e mezza di volo, mi trovai ai piedi della Madre di Dio.
Mi tolsi la parrucca, e piangendo interrottamente invocai il suo aiuto. Al Vescovo di Pompei, che aveva accompagnato la Madonna in missione, raccontai la mia storia. Egli mi incoraggiò a sperare nell’aiuto della Vergine Santa. Restai ai piedi della Madonna, finché la sua icona rimase nella cattedrale. Dopo quattro giorni di intensa preghiera, tornai a casa. Incredibilmente, settimana dopo settimana, cominciai a sentirmi meglio. Ad ogni controllo mi sentivo dire che andavo migliorando sempre di più. Crebbero anche i capelli. Dopo sei mesi, i due dottori che avevano seguito il corso del mio male, mi riferirono che il tumore era scomparso. Ringrazio ancora oggi la Madonna che ottenuto da Dio la grazia della mia guarigione. Ringrazio anche mia sorella, Suor Maria Celina, e il Vescovo di Pompei che mi hanno incoraggiato a sperare nella Madonna del Rosario e tutti coloro che mi sono stati vicino. (Maria Recce -
"2005" La Regina di Pompei si reca a:
Lettere (NA)
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A Lettere, l’amore per Maria più forte delle avversità metereologiche
L’ultimo impegno, nel 2005, dell’icona pellegrina della Vergine del Rosario è stata la città di Lettere nei monti Lattari. Le pessime condizioni climatiche non hanno intimorito i numerosi fedeli che hanno accolto la Madonna di Pompei con affetto e gioia grande.
Il saluto commosso del Sindaco, Avv. Antonio Pentangelo, e la celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo di Sorrento -
Nella bella Chiesa di Sant’Anna, che si affaccia sulla sottostante Valle del Sarno, comprendente anche Pompei, l’équipe missionaria ha organizzato veglie di preghiera per le famiglie, i giovani, gli
Ogni giorno, ai piedi dell’immagine della Madonna di Pompei, tanti figli, in cerca dello sguardo amorevole e materno di Maria, hanno aperto i loro cuori, si sono abbandonati tra le braccia della Madre, affidandole la loro vita, con tutto il carico dei problemi, dei dolori e delle sofferenze, certi del suo amore materno e misericordioso.
Molto bello ed emozionante è stato l’incontro con le famiglie, con alcune testimonianze di vita e di esperienza familiare, tenute dai giovani missionari laici. Il Parroco, Don Salvatore Coppola, sempre presente e disponibile, ha accolto con grande emozione l’immagine della Vergine di Pompei, ricordando che tra Lettere e la città mariana c’è un forte legame, una simbiosi che lega i fedeli appartenenti alle due comunità. L’amore per la Vergine è stato così forte che, per quanto minacciose e proibitive, le non buone condizioni metereologiche non sono riuscite ad impedire, grazie all’aiuto celeste, la programmata “Marcia della Pace”, con l’icona della Madonna, da Lettere a Pompei. La pioggia battente si è interrotta all’uscita dalla chiesa di Sant’Anna e la processione si è potuta svolgere regolarmente.
Un fiume di persone si è riversato per la strada, seguendo l’icona lungo il percorso per riconsegnare al suo Santuario la “più tenera tra le madri”.
La processione ha fatto una prima sosta a Casola, dove il parroco, Don Aniello Dello Ioio, ha esortato a pregare per tutte le persone che, impedite per vari motivi, non avevano potuto unirsi al corteo, ma che seguivano spiritualmente il cammino di ritorno a casa della Madonna di Pompei. (Autore: Valentina Donadio)