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Progetto dell'Anno per gli alunni della Scuola dell'Infanzia
"Diversi e Uguali"
Obiettivi
Si farà riferimento agli obiettivi di apprendimento nazionali per le due sezioni interessate.
Destinatari
Alunni della Prima e Seconda Sezione della Scuola dell’Infanzia.
Fasi operative e tempi di attuazione
Il progetto si svolgerà durante tutto l’anno scolastico in orario curricolare. Inizialmente i bambini saranno guidati alla conoscenza della diverdità, all’esecuzione di canti corali e balletti su tema.
Il Progetto si conclude con la presentazione ai genitori del lavoro svolto attraverso attività partecipative quali:
*l’allestimento di una mostra dei rispettivi laboratori,
*una mostra fotografica della messa in opera,
*le slide delle escursioni in sedi lavorativi,
*un angolo creazione di materiale didattico, etc.
*per la fine dell’anno scolastico preparazione di un saggio.
Strumenti e mezzi
Materiale di facile consumo
Materiale tecnico-
attrezzi da lavoro di materiale vario in dotazione della scuola.
Si farà ricorso a diverse strategie di apprendimento cooperativo, all’uso di giochi e di materiale multimediale.
La bellezza delle diversità come unicità di ciascuno: alla scoperta dei colori e della cittadinanza.
I bambini della scuola dell'infanzia "Aveta" realizzeranno il progetto sulla diversità e coglieranno la bellezza delle diversità come unicità di ciascuno e perciò risorsa da condividere con gli altri attraverso relazioni autentiche.
Il progetto è nato dal desiderio di avvicinare gradualmente i bambini e le bambine alla differenza, alla novità, all’insolito attraverso una molteplicità di stimoli per sperimentare quotidianamente "una nuova cittadinanza".
Il progetto ha sostenuto la voglia di conoscere e di sviluppare un atteggiamento di valorizzazione delle differenze, come fondamento della più complessa capacità di cambiare prospettiva, di mettersi nei panni dell’altro.
Avere uno sguardo interculturale significa lavorare con atteggiamento curioso, accogliente, aperto a tutto ciò che è diverso, divergente e nuovo, è importante "riconoscere che non vi è un solo modo di pensare, che non vi è un solo modo di vestirsi, di mangiare, di amare".
La scuola ha il compito "di insegnare ad apprendere" ma anche e soprattutto quello "di insegnare ad essere" e per questo non è possibile prescindere dalla corresponsabilità con la famiglia, per condividere modalità educative, per camminare insieme, per essere cittadini capaci di relazioni positive con tutti.
Ogni bambino è "ricco", portatore di potenzialità, di originalità, di storia e di memoria, è bambino attivo, costruttore delle proprie relazioni e conoscenze, necessita di un percorso che risponde ai bisogni dei bambini stessi.
Per crescere, per educarsi, è necessario incontrare qualcun altro; qualcuno con cui confrontarci, qualcuno che ascolti e da ascoltare, capace di essere al contempo limite e risorsa stimolando così un dialogo serio, rispettoso, costruttivo.
La dimensione relazionale risulta così fondamentale.
La scuola si propone come luogo che offre occasioni di vita, di relazioni umane, di opportunità di crescita per il bambino, di percorsi che possono rispondere ai bisogni dei bambini
Nelle "Indicazioni per il curricolo" per la scuola dell’infanzia viene ribadito il concetto della "centralità del bambino", dobbiamo sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità, fragilità nelle varie fasi di sviluppo e di formazione.
Nelle indicazioni si introduce anche un nuovo paragrafo: "per una nuova cittadinanza", dove si sottolinea che la scuola, in quanto comunità educante, genera una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi….
La scuola affianca al compito "dell’insegnare ad apprendere" quello "dell’insegnare ad essere".
Buon lavoro a tutti Il Coordinatore Didattico
Sr.Maria Aurelia O.P.