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Personaggi Biblici P

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Personaggi Biblici "P"
Perez e Zerach sono i figli gemelli di Giuda, patriarca della tribù israelitica di Giuda.
Gesù di Nazaret, il Messia dei cristiani, appartiene alla tribù di Giuda, ed è discendente di Perez.
L’antefatto
Giuda ebbe numerosi figli, come suo padre Giacobbe, ma in questa storia i protagonisti sono Er e Onan.
Er era sposato a Tamar, una donna cananea, alla quale non poté dare dei figli, perché JHWH lo fece morire per i suoi molti peccati (Gn 38,7). A questo punto interviene la legge del levirato: la donna vedova, se rimasta senza figli, deve sposarsi col fratello del defunto marito.
Giuda quindi dà in sposo a Tamar suo figlio Onan, ma questo, non accettando la legge del levirato, applica, ad ogni incontro sessuale con Tamar, la tecnica anticoncezionale del coito interrotto.
Neanche questo a JHWH piace, e fa morire anche Onan.
Giuda non vuole dare in sposo a Tamar un altro suo figlio (Sela, in ordine, che tra l'altro era ancora troppo giovane per il matrimonio), e quindi rimanda a casa dei consuoceri Tamar.
Tamar se ne risente e decide di travestirsi da prostituta. Va quindi a letto con l'ignaro Giuda e concepisce due gemelli: Perez e Zerach. Scoperta la cosa, Giuda non può che riconoscere il proprio peccato nonché la scaltrezza della donna.
La nascita
L'episodio del parto merita tanta attenzione da essere trascritto nella Bibbia:
«Durante il travaglio uno di essi mise fuori una mano e la levatrice prese un filo scarlatto e lo legò attorno a quella mano, dicendo: "Questi è uscito per primo". Ma, quando questi ritirò la mano, ecco uscire suo fratello. Allora essa disse: "Come ti sei aperto una breccia?" e lo si chiamò Perez. Poi uscì suo fratello, che aveva il filo scarlatto alla mano, e lo si chiamò Zerach.»
Il fatto ricorda fortemente la nascita dei gemelli Giacobbe ed Esaù, poiché in entrambi si racconta la storia del più piccolo e scaltro che vince sul più forte nonché erede perché primogenito.
Phicol, scritto anche Phichol o Phikol, che significa "grande"; era un capo militare filisteo.
Biografia
Phicol era il capitano capo dell'esercito di Abimelech, il re filisteo di Gerar. Entrò in alleanza con Abramo con riferimento a un certo pozzo che, da questa circostanza, fu chiamato Be'er Sheva, "il pozzo del giuramento" (Genesi 21:22,32; 26:26).
Il Phicol menzionato nella Genesi 26:26 è in relazione ad un accordo tra Isacco e Abimelech, mentre il Phicol menzionato nella Genesi 21:22, 32 è in relazione ad un accordo tra Abramo e Abimelech.
Pertanto, il nome Phicol può essere un omonimo tramandato attraverso una generazione o forse anche il nome di un titolo (entrambi sono indicati come "comandante dell'esercito"), come Abimelech.
Phut o Put (ebraico: פוט pû) è il terzo figlio di Cam, figlio di Noè, nella Tavola delle Nazioni biblica (Genesi 10: 6; Cronache 1: 8). Il nome Phut si riferisce alla patria dei Berberi, ed è anche usato nella Bibbia per il popolo e la nazione che si dice discendano da lui, collocati nell'antica Libia. Alcuni studiosi hanno diversamente proposto di identificare Phut con la Terra di Punt nota dagli antichi annali egizi.
Attestazioni
Flavio Giuseppe scrive: "Phut fu il fondatore della Libia, e chiamò da sé gli abitanti Phutiti: c'è anche un fiume nel paese dei Mori che porta quel nome; quindi la maggior parte degli storiografi greci menzionano quel fiume e il paese adiacente con la denominazione di Phut (Phoute): ma il nome ora è stato cambiato e dato da uno dei figli di Mizraim, che si chiamava Lybyos. " (Antichità Giudaiche, Libro 1: 6/2). Plinio il Vecchio Nat. Hist. 5.1 e Tolomeo Geog. iv.1.3 posizionano entrambi il fiume Phuth sul lato ovest della Mauretania (moderno Marocco).
Tolomeo menziona anche una città di Putea in Libia (iv.3.39).
Allo stesso modo è stata dedotta una connessione libica da Naum 3: 9, dove si dice che "Put e Lubim" furono gli aiutanti dell'Egitto. Altri versetti biblici fanno costantemente riferimento ai discendenti di Put come guerrieri.
In Geremia 46: 9, vengono nuovamente descritti come sostenitori dell'Egitto. Ezechiele li menziona tre volte: in 27:10, come sostenitori di Tiro (Fenicia), in 30: 5 di nuovo come supporto per l'Egitto, e in 38: 5, come sostenitori di Gog. La Septuaginta (LXX) sostituisce Libues in Ezechiele dove la Bibbia ebraica si riferisce a Put.
Tuttavia, la LXX recita Put in Isaia 66:19, al posto di Pul in ebraico.
La tribù libica di pdw compare nei registri egiziani della XXII dinastia, mentre un testo tolemaico di Edfu fa riferimento al t3 "la terra del Pitu". La parola fu in seguito scritta in demotico come Pt, e come Phaiat in copto, un nome per la Libia Aegypti, ovvero l'Egitto nord-occidentale.
Un frammento degli annali di Nabucodonosor II menziona la sua campagna nel 567 in Egitto e la sconfitta dei soldati di Putu Yavan, ovvero la Libia greca (Cirene). Una stele multilingue di al-Kabrīt, risalente al regno di Dario I, si riferisce a Put come la provincia di Putiya (antico persiano) e Pua (neo-babilonese), dove il testo equivalente scritto in egiziano recita t mw "Libia".
Potifar detto anche Putifarre, è un personaggio della storia di Giuseppe, narrata nel libro della Genesi 39,1-20.
Biografia
Giuseppe, venduto dai fratelli come schiavo, venne portato in Egitto e acquistato da Potifar, flabellifero e capo delle guardie del faraone. Potifar, ammirando le capacità e l'onestà del giovane, decise di nominarlo prima suo servitore personale e, in seguito, maggiordomo e amministratore dei suoi averi.
Grazie all'accorta amministrazione di Giuseppe, la casa di Potifar divenne splendida per le ricchezze. La moglie del generale, avvinta dalla bellezza del giovane, puntò gli occhi su di lui e cercò di sedurlo, ma senza successo.
Un giorno, mentre Potifar era assente, la moglie lo aggredì nuovamente perché voleva unirsi a lui, ma Giuseppe fuggì via e un lembo della sua veste rimase tra le mani della donna.
Furente per il rifiuto dello schiavo, si vendicò calunniandolo davanti al marito; Potifar, credendo alle parole della moglie, lo fece imprigionare e condurre nelle prigioni del Faraone, dalle quali Giuseppe venne poi liberato per essere condotto alla presenza del sovrano dell'Egitto e interpretare il suo celebre sogno.
La versione elohista della Genesi dice, invece, che Potifar era un sacerdote di On, la cui figlia si sposò poi con Giuseppe.
Il nome della moglie di Potifar non è menzionato nella Bibbia. Un commentario medioevale sulla Torah la denomina però "Zuleika", così come anche il Corano, che cambia invece il nome di Potifar in quello di Al-Aziz, probabilmente per sottolineare il potere politico del personaggio: Aziz significa infatti "potente".
Recenti studi vogliono collegare la figura di Potifar con quella di Ptahwer, un ufficiale di Amenhotep III, faraone della XVIII dinastia.
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