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Nella Bibbia (Genesi 10:22, Esdra 4: 9) è uno dei figli di Sem, figlio di Noè. Il nome è anche usato per l'antico paese di Elam in quello che oggi è il sud dell'Iran, la cui gente gli ebrei ritenevano essere la progenie di Elam figlio di Sem (Genesi 10:22).
Ciò implica che gli elamiti fossero considerati semiti dagli ebrei. In realtà, la loro lingua non era una delle lingue semitiche, ma è considerata una lingua isolata.
Elam (la nazione) è menzionata in Genesi 14, che descrive un'antica guerra al tempo di Abramo, che coinvolge Chedorlaomer, il re di Elam a quel tempo.
Le profezie del Libro di Isaia (11:11, 21: 2, 22: 6) e del Libro di Geremia (25:25) menzionano Elam. L'ultima parte di Geremia 49 è un oracolo apocalittico contro Elam che afferma che Elam sarà disperso ai quattro venti della terra, ma "sarà, alla fine dei giorni, che restituirò la loro prigionia", una profezia risalente al primo anno di Sedecia (597 a.C.).
Il Libro dei Giubilei può riflettere l'antica tradizione, quando menziona un figlio (o figlia, in alcune versioni) di Elam, Susan, la cui figlia Rasuaya sposò Arpacsad, progenitore di un altro ramo dei semiti. Shushan (o Susa) era l'antica capitale dell'impero elamita. (Dan. 8: 2)
Eldad e Medad furono due degli anziani che ricevettero lo spirito di Mosè, consigliato per questo da Ietro; invero essi furono investiti dello spirito profetico fino alla morte direttamente da Dio e non solo del Ruach ha Qodesh tramite Mosè come successe agli altri, profetarono infatti sull'era messianica e sull'ingresso in Terra d'Israele successivo alla morte di Mosè: Medad profetò la guerra di Gog e Magog, la ribellione di alcuni non ebrei contro Gerusalemme e la ricompensa per il popolo ebraico (Midrash di Bemidbar).
Questo favore fu loro concesso anche per essere stati in disparte ed essersi considerati umilmente non all'altezza per questo, come invece fu. Essi inoltre furono tra i pochi della generazione dell'Esodo ad entrare in Terra d'Israele.
Eleàzaro, o Eleàzar, è un personaggio biblico, terzo figlio di Aronne, della tribù di Levi, e sommo sacerdote d'Israele.
I suoi due fratelli maggiori, Nadab e Abiu, morirono prima del padre, nel deserto del Sinai, come punizione per aver offerto fuoco profano a Yahweh.
Storia
Aronne, padre di Eleazaro, giunto ormai alla fine dei suoi giorni, fu condotto da Mosè, insieme allo stesso Eleazaro, sul monte Cor. Qui, come aveva ordinato Dio, Mosè lo spogliò delle sue vesti e le fece indossare a Eleazaro, che divenne così il nuovo sommo sacerdote.
Prese in moglie una figlia di Putiel, la quale diede alla luce Fineas, conosciuto anche con il nome di Pincas.
Aveva l'incarico di sorvegliare l'olio per il candelabro, il profumo aromatico dell'offerta perenne e l'olio dell'unzione nonché di sorvegliare tutta la Dimora e il suo contenuto, il santuario e i suoi arredi.
Eleazaro sovrintendeva anche al sacrificio della giovenca rossa, che veniva condotta fuori del campo per essere immolata: prendeva quindi con un dito il suo sangue e ne effettuava per sette volte l'aspersione davanti alla tenda del convegno.
Mosè ed Eleazaro effettuarono il censimento di tutta la comunità degli Israeliti, dall'età di vent'anni in su, secondo i loro casati paterni, per sapere quanti di loro potevano andare in guerra.
Quando Giosuè fu posto a capo della comunità ebraica al posto di Mosè, Dio ordinò che ciò avvenisse alla presenza di Eleazaro.
Nella guerra vinta contro i Madianiti, Eleazaro diede disposizioni riguardo alla purificazione del bottino conquistato, di cui una parte venne da lui presa in consegna per il rito di elevazione in onore di Dio.
Eleazaro fu anche uno dei sovrintendenti alla spartizione della Terra di Canaan, insieme a Giosuè e ad altri capi tribù.
Fu sepolto a Gàbaa di Pincas, che era stata data a suo figlio Pincas, sulle montagne di Efraim.
Nome che può essere tradotto con Dio è il mio aiuto, e il nome di undici personaggi biblici e di alcuni maestri talmudici.
Indice dei personaggi biblici con questo nome:
*Eliezer di Damasco
*Eliezer ben Moshe
*Eliezer figlio di Becher
*Eliezer sacerdote
*Eliezer condottiero, figlio di Zicri
*Eliezer figlio di Dodavau di Maresa
*Eliezer capo degli esiliati che tornò con Esdra
*Eliezer sacerdote dei figli di Iesua
*Eliezer il levita
*Eliezer discendente di Arim
*Eliezer antenato di Maria
*Eliezer nel Talmud
Eliezer di Damasco
Eliezer di Damasco in un primo tempo creduto erede di Abramo, figlio di un suo servitore 15,2 ed anch'egli servitore del primo Patriarca ebreo. Questo nome tradotto in numeri della cabala fa 318. Questo numero compare in un altro passo della genesi 14,14.
Abramo lo chiama "figlio della mia casa" 15,2-3 perché era il legittimo erede del patriarca prima che avesse figli. Le tavolette di Nuzi spiegano perché Abramo considerava Eliezer suo erede. La legge, vigente all'epoca di Abramo, riguardante le coppie senza figli che ne adottavano uno che si prendeva cura di loro fino alla loro morte, stabiliva che l'adottato ne ereditasse poi la proprietà.
Eliezer ben Moshe
Eliezer ben Moshe era il secondogenito di Mosè e Sefora, viene citato nel Libro dell'Esodo 18,4
Eliezer figlio di Becher
Discendente della tribù di Beniamino e figlio di Becher, questo Eliezer è citato in 1 Cronache 7,6-8
Eliezer sacerdote
Quando Davide comandò di portare l'Arca dell'Alleanza dalla casa di Obed-Edom a Gerusalemme, Eliezer fu uno dei sette sacerdoti che procedendo l'Arca, suonavano le trombe 1 Cronache 15,24
Eliezer condottiero, figlio di Zicri
Condottiero della tribù di Ruben sotto il regno di Davide, figlio di Zicri 1 Cronache 27,16
Eliezer figlio di Dodavau di Maresa
Profetizzò contro Giosafat ed Acazia2 Cronache 20,35-37, 1Re 22,48
Eliezer capo degli esiliati che tornò con Esdra
Personaggio citato in Esdra 8,16, capo degli esiliati che tornò a Gerusalemme con Esdra dall'Esilio babilonese.
Eliezer sacerdote dei figli di Iesua
Un sacerdote che ascoltando l'esortazione di Esdra accettò di mandare via le mogli straniere secondo il racconto biblico di Esdra 10,18-19
Eliezer il levita
Il personaggio levita che accolse l'invito di Esdra di mandare via le mogli straniere secondo il racconto biblico di Esdra 10,23, 10,44
Eliezer discendente di Arim
Fu fra quelli che applicarono in modo pratico le parole di Esdra e mandarono via le loro mogli straniere come è scritto inEsdra10,31, 10,4
Eliezer antenato di Maria
Personaggio biblico citato nella cronologia del Vangelo secondo Luca capitolo 3. Luca 3,2
Eliezer nel Talmud
Molti sono i saggi con il nome di Rabbi Eliezer. Normalmente se non vengono date altre indicazione si intende Rabbi Eliezer ben Hyrcanos, detto anche Eliezer il Grande, fu un rabbino della prima o seconda generazione seguite alla seconda distruzione del Tempio.
Fu un politico seleucide, descritto nelle fonti bibliche e classiche come un usurpatore e tiranno.
Era un cancelliere di Seleuco IV Filopatore (187 a.C. - 175 a.C.). Durante il suo mandato, è stato registrato come coinvolto in un tentativo di tassare il Tempio di Gerusalemme nelle storie ebraiche del periodo. Intorno al 175 a.C. morì Seleuco IV; alcune fonti storiche affermano che Eliodoro uccise Seleuco. Indipendentemente dal fatto che fosse responsabile o meno, si dichiarò reggente dopo la morte e si impadronì del potere del governo, da qui i sospetti di colpa. La reggenza di Elidoro fu di breve durata. Il fratello del defunto re, Antioco IV Epifane, fu aiutato dal monarca pergameno Eumene II, e giunse ad Antiochia. L'aristocrazia greca favorì Antioco IV ed Eliodoro fu rovesciato.
Biografia
Uno dei principali incidenti registrati nella vita di Elidoro è nel Secondo libro dei Maccabei e forse anche nel Libro di Daniele. L'Impero seleucide dell'epoca soffriva sotto le dure indennità imposte dalla Pace di Apamea: i Seleucidi dovevano pagare ogni anno alla Repubblica romana un ingente tributo per mantenersi in regola. Ciò probabilmente ha comportato tasse più elevate e una ricerca generale da parte del governo di denaro che potesse essere utilizzato per ripagare i romani. Intorno al 178 a.C., Seleuco inviò Eliodoro a Gerusalemme per raccogliere denaro, forse dopo aver sentito voci di ricchezze nascoste nel Tempio di Gerusalemme. Potrebbe esserci un riferimento a questo in Daniele 11:20, «Manderà un pubblicano per mantenere lo splendore regale». Il Secondo libro dei Maccabei riferisce che Eliodoro entrò nel Tempio di Gerusalemme per prenderne il tesoro, ma fu respinto da esseri spirituali che si manifestarono come esseri umani. Indipendentemente dal fatto che gli angeli fossero responsabili o meno, sembra che la missione di riscossione delle tasse di Eliodoro sia fallita, un fatto celebrato dagli ebrei successivi.
Nel 176 o 175 a.C., si dice che Eliodoro abbia organizzato l'omicidio del re in fonti come Appian. Non è noto se ciò sia vero, ma nonostante ciò, si proclamò reggente dopo la morte del re, governando per conto di un figlio di Seleuco IV di nome Antioco che era troppo giovane per governare. (Il figlio maggiore, Demetrio, all'epoca era un ostaggio a Roma e quindi non una minaccia politica.) Tuttavia, prestò servizio come reggente per pochi mesi. Antioco IV Epifane, fratello del defunto re, era stato in esilio ad Atene; con l'aiuto del monarca del regno di Pergamo, Eumene II, tornò in Siria dove riuscì rapidamente a convincere l'aristocrazia greca a sostenere la sua pretesa su Eliodoro. Eliodoro poi svanisce dalla storia; presumibilmente perse la sua posizione nel governo e fu giustiziato o mandato in esilio.
Stele di Eliodoro
Negli anni 2000, è stata scoperta un'antica stele che faceva riferimento a Eliodoro e al suo esatto ruolo governativo in un'iscrizione greca. Si tratta di un proclama di Seleuco datato 178 a.C. Nella scrittura su questa stele, Seleuco informa Eliodoro di nominare un uomo di nome Olimpiodoro responsabile dei templi di Cele-Siria e Fenicia.
La stele è attualmente esposta nel Museo d'Israele a Gerusalemme. Sebbene questa parte della stele provenga dal commercio di antichità, un ulteriore frammento della stele stessa è stato trovato nel 2005 in un seminterrato sotterraneo di una casa ellenistica a Maresha e fornisce la parte mancante dell'iscrizione. I pezzi perfettamente abbinati sono stati riuniti per la visualizzazione.
La stele è stata acquisita da Michael Steinhardt nel 2007 e poi prestata all'Israel Museum. Nel dicembre 2021, la "Stele di Eliodoro" era tra i 180 manufatti saccheggiati che Steinhardt ha accettato di donare all'ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan. Al 7 gennaio 2022, la "Stele di Heliodoro" è ancora in mostra nel Museo di Israele.
Elisabetta (chiamata anche Eliseba, Elisceba o, in inglese, Elisheba, forme più fedeli al nome ebraico originale) è la moglie di Aronne, citata nel libro dell'Esodo, versetto 6:23.
Elisabetta appartiene alla tribù di Giuda, è figlia di Amminadab e sorella di Nacason (o Naason, Nahashon), e dà ad Aronne quattro figli: Nadab, Abiu, Eleazaro e Itamar.
Secondo la Bibbia, Elon (Lingua ebraica «quercia», Lingua di Tiberiade ʼÊlōn) o Ahialon fu uno dei Giudici biblici.
Presentazione.
Elon era della tribù di Zabulon. Egli succedette a Ibsan e restò in carica per 10 anni. Venne sepolto ad Ajalon (Ayyalôn).
Cristo Emmanuele, icona di Simon Ushakov, 1668. Secondo il Vangelo di Matteo, Emmanuele è un titolo che indica Gesù.
Emmanuele o Emanuele è un nome che compare nelle profezie di Isaia (Is 7,14, Is 8,8-10), e che il vangelo di Matteo applica a Gesù. Significa "Dio (è) con noi" e proviene dall'ebraico Immanu'el, cioè composto dalle parole: (El, che significa "Elohim") e (Immanu, cioè "con noi").
Contesto storico della profezia
Il Regno di Giuda era minacciato dalla coalizione siro-efraimita e il suo re, Acaz, si appellò all'Assiria anziché affidarsi alle promesse fatte da Dio a Davide. Il testo di Isaia promette l'aiuto divino contro l'Assiria purché i giudei si astengano dall'idolatria e dalle ingiustizie, altrimenti l'Assiria diventerà lo strumento della punizione divina.
Interpretazione ebraica
Secondo il Giudaismo la profezia di Isaia in Is 7,14-17 deve essere riferita solo a un bimbo nato durante il regno del re Acaz, al quale venne fatta la profezia. Essa perciò non si riferirebbe anche al Messia. Sull'identità del bambino non ci sono certezze. Secondo alcuni potrebbe essere un figlio di Acaz, ad esempio Ezechia, che governò il Regno di Giuda dopo di lui. Secondo i calcoli di Rashi, però, Ezechia aveva già nove anni al momento della profezia. Egli perciò suggerì che il versetto si riferisse a un figlio dello stesso Isaia.
Interpretazione cristiana
A partire dal vangelo di Matteo il cristianesimo ha ritenuto che la profezia di Isaia riguardasse il Messia (di cui parla Isaia in altre profezie) e il particolare rapporto di vicinanza fra Dio e l'umanità prefigurato dall'Arca dell'Alleanza e dal Tempio di Gerusalemme, ma realizzatosi completamente solo con l'Incarnazione.
Questa convinzione nasce da diversi fattori:
1 - Il bambino di Isaia è descritto con un linguaggio mitico-poetico molto più ricco rispetto alle possibili figure storiche, con cui si è cercato di identificarlo;
2 - La natura divina del bambino si deduce indirettamente da un passo di Isaia (Is8,8), in cui la Palestina è chiamata terra di Emmanuele, benché altrove sia detta terra o eredità di Dio, per cui Emmanuele sembra essere identificato con Dio o almeno col suo Messia. Inoltre nel testo ebraico di Is8,9-10 il profeta predice che i tranelli tesi dai nemici della Palestina saranno resi vani da Emmanuele;
3 - Le caratteristiche del bimbo Emmanuele, descritte in Is9,6-7, sembrano di tipo messianico. Anche le benedizioni portate da Emmanuele sulla terra e descritte nel cap. 11 (Is11,1-16) sono di tipo messianico.
Al di là dei risultati di questa analisi testuale, sulla quale ovviamente non concordano i non cristiani, la convinzione cristiana è basata sul vangelo (Mt1,23, che cita Is 7,14 e Mt4,15-16, che cita Is 8,23 e 9,1) ed è stata adottata dai padri della Chiesa, fra cui: Ireneo, Lattanzio, Epifanio di Salamina, Giovanni Crisostomo, e Teodoreto.
Applicazione e conflitti militari
Il testo letterale della profezia ("Dio con noi") e il fatto che fosse stata formulata in una circostanza di conflitto politico-militare hanno determinato la tendenza di alcuni paesi (Svezia, Prussia e Germania) ad utilizzarne le parole come un'affermazione della giustezza della propria causa e perciò come una richiesta del favore divino per il proprio esercito in guerra (cfr. Gott mit uns).
Secondo alcuni biblisti, invece, l'applicazione della profezia di Isaia a Gesù, pacifico sino ad accettare la morte in croce, sarebbe stata introdotta nel vangelo di Matteo in contrapposizione agli zeloti ebrei, che nel I secolo interpretavano il Messia solo come un capo militare che avrebbe dovuto liberare Israele dal dominio romano. La vicinanza divina, cioè, non dovrebbe mai essere intesa come appoggio ad una parte politica, ma solo come presenza reale nel cuore del fedele.
Enoch è un personaggio biblico dell'Antico Testamento, figlio primogenito di Caino; viene citato nel passo della Genesi 4,17 del quale si dice: "Più tardi si mise a costruire una città che chiamò Enoch, dal nome di suo figlio".
Enoch, infatti, in ebraico significa "iniziato".
Secondo alcune interpretazioni, il nome potrebbe indicare i sacrifici rituali in cui una vergine o un bambino venivano uccisi sulle fondazioni della nuova città.
Maestro di Isacco, Esaù respinto da Isacco, ad Assisi.
Esaù (è un personaggio dell'Antico Testamento, figlio di Isacco e Rebecca e fratello gemello di Giacobbe, le cui vicende sono narrate nella bibbia nel libro della Genesi.
Il nome Esaù in lingua ebraica significa "peloso" o "ruvido, rude".
Racconto biblico
Il libro della Genesi ci racconta che quando Esaù nacque, prima di suo fratello gemello Giacobbe, era rossiccio e peloso (cfr. Genesi 25,25).
Crescendo, Esaù si dimostrò abile nella caccia e uomo della steppa, e per questo era prediletto dal padre (cfr. Genesi 25,27-28).
Una volta, rientrato affamato dalla campagna, vide Giacobbe che aveva cotto un piatto di lenticchie. Quando gli chiese da mangiare poiché era sfinito, Giacobbe chiese in cambio la primogenitura, e Esaù accettò (cfr. Genesi 25,29-34).
In seguito perse anche la benedizione di Isacco in punto di morte, riservata al primogenito. Infatti Giacobbe, prima di lui, aveva indossato i suoi abiti e ingannato il padre, che era quasi cieco ma riconosceva i figli dall'odore, e aveva cotto un animale del gregge facendolo passare per sua selvaggina (cfr. Genesi 27, 1-29).
Quando si accorse di aver perso anche la benedizione, ottenne da Isacco una benedizione secondaria (cfr. Genesi 27,30-40).
Inizialmente determinato ad uccidere il fratello che l'aveva ingannato, molti anni dopo che Giacobbe era fuggito per evitare la sua ira si riconciliò con lui.
Esegesi ebraica
Sposò Giuditta Ittita (Genesi 26,34-35), poi Basemath figlia di Elon, anch'essa ittita. Viene detto che ciò "fu causa di amarezza ad Isacco e Rebecca" (Gen 26,35). A tal proposito Rashi spiega che, sapendo ciò, Esaù cercò di ingannare il padre Isacco cambiando il nome di questa sposa in Yehudit, che significa ebrea, affinché non se ne scoprissero le vere origini. Sposò poi altre donne, tra cui un'Ismaelita; dall'ultima moglie Oolibama, una cananea, ebbe tre figli maschi, destinati a diventare i progenitori degli Edomiti o Idumei.
Esaù è infatti anche noto col nome di Edom, e i suoi discendenti, gli Idumei, vengono identificati secondo la tradizione ebraica con il popolo principale stanziatosi stabilmente per primo nella zona dell'Italia, e quindi con l'Impero Romano e successivamente con la Cristianità in generale: una delle fonti è anche Bereshit Rabbah, la raccolta dei Midrashim riguardante il primo libro del Pentateuco del Tanakh, Genesi.
Giacobbe, il cui nome si traduce “colui che soppianta” (lett. che tiene il tallone del piede: quando Esaù venne partorito per primo, poi Giacobbe uscì dal "ventre" della madre Rebecca nell'atto di afferrare il tallone del primo: Giacobbe viene considerato comunque primogenito dei due gemelli anche se Esaù uscì per primo), aveva comprato la primogenitura del fratello Esaù, in cambio di un piatto di lenticchie e di pane; Esaù non poté rifiutare, poiché stava morendo di stenti. Dopo aver lottato una notte intera con un Angelo - si ritiene che quest'angelo sia stato Samael, l'angelo di Esaù - e riuscito sino all'alba a vincerlo, Giacobbe ebbe il suo nome mutato in Israel, “colui che contende con Dio” poiché aveva combattuto anche con esseri divini ed era riuscito.
Miniatura da un manoscritto dello Speculum humanae salvationis, 1360 circa, ULB Darmstadt, Hs 2505.
Eud (o Ehud, o Aod) ebraico è stato il secondo dei giudici d'Israele (dal 1496 al 1416 a.C. circa.
Presaentazione
La sua storia è contenuta nel 3º capitolo del Libro dei Giudici.
Narrazione biblica
Il periodo in cui era stato giudice Otniel aveva portato, agli ebrei, un periodo di pace durato quarant'anni. Alla sua morte, il popolo di Israele, si comportò nuovamente in modo che dispiacque a Dio. In risposta Egli fece sì che Eglon, re di Moab, sconfiggesse gli ebrei e li assoggettasse per diciotto anni.
Dopo questo periodo, Dio diede finalmente al popolo di Israele un salvatore nella persona di Eud, figlio di Ghera, della tribù di Beniamino.
Illustrazione di Ford Madox Brown dell'assassinio di Eglon da parte di Eud.
Eud liberò il suo popolo dalla schiavitù utilizzando uno stratagemma. Insieme ad alcuni uomini, portò un tributo alla casa del re. Successivamente, come narrato al terzo capitolo, congedò gli accompagnatori e tornó alla casa del re. A questo punto disse ad alta voce:"Ho un messaggio di Dio".
Il re Eglon fece uscire tutte le persone dalla casa, e Eud gli si avvicinò. A questo punto, il re, curioso del messaggio, si alzo dal trono. Eud approfittò di questo momento per trafiggerlo con una spada che si era nascosto precedentemente nella coscia destra.
Si presentò da Eglon dicendo di avergli portato il messaggio di dio, nascondendo una spada sotto l'abito, dal lato destro; poiché la maggior parte delle persone portava la spada a sinistra, Eglon non sospettò l'inganno, ma Eud era mancino. Non appena si ritrovò solo con il re, lo uccise.
La spada li trafisse la pancia, facendone uscire le feci; quindi uscì dal palazzo come se niente fosse e fuggì a Seïra, quindi chiamò a raccolta una parte del popolo d'Israele, sulle montagne di Efraim, suonando un corno e conducendoli in battaglia contro i moabiti. 10000 uomini di Moab vennero uccisi nello scontro, liberando gli ebrei e garantendone la pace per ottant'anni.
Ad Eud succedette, come giudice d'Israele, Samgar.
Evil-Merodach (o Evilmerodach; in accadico Amēl-Marduk, in ebraico Ĕwīl Mĕrōdak; ... – 560 a.C.) fu un sovrano caldeo, figlio di Nabucodonosor II.
Secondo quanto riferito dalle ultime righe dei Libri dei Re nella Bibbia, egli fece uscire di prigione Ioiachin, il penultimo re di Giuda, dopo 37 anni di prigionia (2 Re 25,27-30).
Nel 560 a.C. fu ucciso dal cognato Neriglissar, che lo succedette al trono.
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