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1927 Padula

Sr.Domenicane > Case in Italia

*1927 Padula (Salerno)
(Suore Domenicane di Pompei - Via Italo Balbo - 84034 - Padula (SA) Tel.0975/77010 - e-mail:Scuolacelestelarocca@libero.it

Fondazione della Casa di Padula
8ª Fondazione: Istituto "Celeste la Rocca" a Padula. Le Suore vi giunsero il 27 febbraio del 1927.

La benefattrice, di cui porta il nome l’Istituto, donò il 24 settembre del 1936, un fabbricato con attigue zone di terreno con la condizione che si sarebbe dovuto istituire un asili infantile.
L’Istituto inaugurato nell’anno 1937, ha subìto modifiche ed ampliamenti con adeguamenti alle esigenze scolastiche in vari tempi.

Riepilogo fondazione

Con documento postumo, nel 2 Luglio 1944 scrive in riguardo all’erezione canonica della casa di  Padula, l’ Ecc.mo  Vescovo di  Teggiano   Mons.  Oronzo  Caldarola "In riscontro  alla domanda inviataci dalla  Rev. da  Priora Generale Suor  Maria   Colomba Mazza O.P. il 26 Giugno 1944, mi è oltremodo grato dichiarare che il 26 Febbraio 1927, con il nostro permesso fu aperta in Padula una casa Religiosa delle Suore Domenicane, Figlie del SS. Rosario di Pompei, per istituirvi un asilo infantile ed un laboratorio per l’educazione dell’infanzia e della gioventù femminile in quella cittadina, ad iniziativa del Comitato cittadino.
Siccome a suo tempo non fu rilasciato il documento scritto a norma del Canone 497, con la presente lettera ben volentieri  diamo  il nostro con senso, visto che la predetta basa delle Suore Domenicane continua la sua opera benefica in  Padula , anzi è una vera benedizione del cielo per le due Parrocchie e suppliche in molte lacune ai tanti bisogni spirituali in quella popolazione.

*Responsabile della Comunità di Padula

Madre Giovanna R. Apalisoc PH
Comunità di Padula
Attualmente le Suore appartenenti alla comunità sono:





Sr. M. Apriela Dewi Guslyani Pereira
Sr. M. Emanuela M. Minquito PHL






*Intronizzazione della S.Vergine nella Cappella dell'Istituto
Cronaca dei festeggiamenti per l’intronizzazione della S. Vergine nella Cappella dell’Istituto "Celeste Volpe La Rocca". Padula.

Sabato 26 luglio 1947

Già da parecchi giorni in tutta la casa regna un movimento insolito in preparazione della festa per la benedizione del Tronetto innalzato alla Vergine del Rosario di Pompei, nella mistica cappella rimessa a nuovo, a completamento del magnifico altare di marmo già esistente.
Oggi la casa è in bell’ordine e tutta ornata, con festoni di edera e rose.
Si attende l’arrivo della Rev.ma Madre Generale, dell’Eccellentissimo Prelato di Pompei, che daranno lustro e decoro alla festa, e di alcune suore invitate per la circostanza.
Infatti, alle 10,30   la macchina della Prelatura reca tra noi i ben desiderati ospiti: Mons. Rossi, la Rev.ma Madre Generale, la Madre Segretaria e le due sorelle Santoro. Più tardi giunge anche la Rev.ma Priora di Paola, dimorante in famiglia per pochi giorni.
Da premettersi ancora che fin dal mercoledì 23 c. m. erano giunte tra noi Sr. M. Ludovica, Suor Maria Paola e Suor Maria Agostina dell’Istituto di Paola, le quali hanno cercato anch’esse di dare un’ultima mano nella preparazione della casa.
Alle ore 19 p. m. c’è stato un piccolo trattenimento nel Salone dell’Istituto, col seguente programma: "L’Orfana del mulino", dramma in tre atti. Intermezzi musicali ed infine un grazioso esercizio ginnico.
Erano presenti: l’Eccellentissimo Patriarca, il Sindaco, la Rev.ma Madre Generale ed un folto uditorio, costituito dalle persone benemerite del paese- Terminata l’accademia il Sindaco ha
preso la parola, ringraziando anzitutto il Prelato, la Rev.ma. Madre Generale, le Rev.de Suore e tutti i benefattori dell’Asilo.
Alle parole del Sindaco é seguito un discorsetto forbito ed arguto dell’Eccellenza Rossi, il quale, con l’arte dicendi, che gli è propria, ha dimostrato al popolo padulese la sua gioia di trovarsi ancora una volta a presenziare una festa nell’Asilo del loro paese, richiamando alla memoria la figura benefica della Signora Volpe La Rocca, insigne fondatrice di quest’opera di bene e di civiltà. Quindi è passato nella sala appositamente apparecchiata, per tagliare il nastro e benedire l’esposizione dei lavori eseguiti dalle alunne del laboratorio, con precisione e buon gusto, vere   miniature ad ago.
Intanto, fino a tarda ora, si pensa alle ultime rifiniture dell’addobbo della casa, mentre la "banda" davanti all’ Istituto esegue pezzi di musica, dando così un’intonazione più solenne alla festa di domani.
La Superiora, sempre generosa, fa offrire ai musicanti, un bicchierino di liquore, onde, confortati, sentano anch’essi la gioia della solennità.

Domenica 27 Luglio.

Uno stormo di campane a distesa ha salutato l’alba del nuovo giorno. Si respira nell’aria un non so che d’insolito. Tutto il paese è in festa. La banda, indossata la divisa della solennità, si aggira per le strade. Alle 8,30 a. m. giunge da Teggiano Mons. Oronza Caldarola, Ordinario della Diocesi.
Una nota dolorosa, frattanto, viene per un istante a sconcertare gli animi nostri: Mons. Rossi non si sente bene, avverte un capogiro, e, data la sua età, fa preoccupare seriamente. Più tardi però, praticatogli qualche rimedio, si rifà alquanto e può affrontare la fatica della funzione. Celebrata la S. Messa, procede alla benedizione del Tronetto, rivolgendo quindi la parola al folto pubblico che gremisce la cappella, nonché alle trentacinque madrine che corteggiano il trono della Regina del Cielo. Illustra loro il significato del nastro che, materialmente legandolo al Trono, spiritualmente unisce il loro cuore a Maria nella dedizione totale di tutto il loro essere. Richiamando poi alla memoria gl’innumerevoli benefici che la Vergine di Pompei ha elargito alla popolazione durante questi ultimi anni di guerra, ha invitato tutti a prostrarsi ai piedi della Taumaturga per implorare ancora aiuto, conforto, protezione.
Anche Mons. Caldarola ha voluto rivolgere dall’altare il suo ringraziamento a Mons. Rossi, ed una parolina ai suoi diocesani, impartendo infine la benedizione pastorale.
Alle ore 13 ha avuto luogo il pranzo; erano invitati: i due Eccellentissimi Presuli, il Rev. Parroco, il P. Guardiano dei Minori, il Parroco della Chiesa di S. Giovanni, e il direttore della Certosa.
La parte però più bella della festa è stata l’imponentissima processione per le vie principali del paese.
Precedevano il Quadro gli alunni dell’Istituto, gli Orfani della Certosa, le terziarie francescane, l’A. C. il Clero con i due venerandi Prelati. Facevano ala lateralmente le Suore, la Rev.ma Madre
Generale; seguiva la musica, ed infine un’immensa schiera di popolo chiudeva il corteo.
Man mano che la processione si snodava tra le vie pavesate a festa, sotto gli archi risplendenti di luci, inni e canzoncine devote, salivano al Cielo per glorificare la celeste Regina che passava benedicendo, col volto soffuso di celestiale sorriso.
In piazza si è sostato un po’ per i fuochi artificiali. Giunti all’Istituto, Mons. Rossi ha parlato ancora un’altra volta dal balcone, alla folta popolazione che assembrava la strada sottostante. Dopo la benedizione pastorale di Mons. Caldarola, al canto del Te Deum, si è introdotta la Santa Immagine nella Cappella ove ha ripreso il suo posto d’onore
E dove resterà per essere di conforto e di aiuto a coloro che a Lei ricorreranno in ogni necessità.
Alla veneranda Superiora, Suor Maria Bartolomea Allaria, alle buone Suore della Comunità padulese che tanto si sono adoperate per innalzare il Tronetto alla Vergine Santa, applaudiamo esultanti e auguriamo un sempre crescente apostolato di bene tra questa generosa popolazione, onde segnare tappe significative di progresso e di santità, nella storia della nostra beneamata Congregazione.

*80.mo Anno di presenza a Padula
Grande avvenimento "80 anni a Padula

Il 28 febbraio le Suore Domenicane alle ore 10.00 hanno festeggiato 80 anni della loro presenza a Padula con una solenne celebrazione eucaristica e la Supplica di ringraziamento in Piazza Umberto I.
Per l’occasione hanno invitato tutti i Padulesi.

*News da Padula

Un dolce sorriso e il cammino della vita diventa più facile  Viviamo attimi di intensa serenità al mattino quando varchiamo l’ingresso dell’Istituto delle Suore Domenicane per accompagnare i nostri figli al loro impegno scolastico quotidiano.
La cappella ogni mattina, in gioiosa festa,  ci ricorda che il cammino della vita è bello insieme a nostro Signore e le Suore ci accolgono con dolci sorrisi aprendoci la loro casa per sorreggerci con amore nell’arduo impegno di mamma e papà cristiani.
Il mio bambino, Oscar Francesco Pio, di tre anni e mezzo, frequenta la sezione di Suor Maria Virginia, e,   accompagnato per mano da lei, impara a capire le cose del mondo ma, soprattutto, impara ad essere un futuro uomo che vive nel rispetto degli altri e per le cose del mondo stesso.
Suor Maria Virginia è attenta, operosa e si prodiga, affinché tutti i suoi bambini ogni giorno, abbiano qualcosa in più da lei.
Traspare questo dal mio bambino che mi strabilia con la sua crescita.
Anche in occasione del Natale appena trascorso abbiamo avuto modo di vivere momenti di grande gioia e serenità.
I ragazzi sono stati preparati degnamente da Suor Maria Virginia all’avvento della più bella festa.
Hanno condiviso il momento bellissimo dell’arrivo di Babbo Natale carico di doni, nell’atmosfera serena di un’aula festosa, addobbata con un meraviglioso albero di Natale in cui facevano da sottofondo le più belle melodie natalizie.
Signore Gesù, SS. Vergine di Pompei, vi prego, assistete amorevolmente queste “Figlie” affinchè possiamo godere e gioire sempre della loro presenza in mezzo a noi.

(Autore: Francesca Fron)
Padula: una scuola per domani
Gioco e gioia ma anche armonia tra i più piccoli alunni dell’Istituto. Didattica di un metodo che fa riscontrare i suoi frutti produttivi a lunga scadenza.
L’obiettivo li ha colti quasi di sorpresa in momenti così gioiosi.
Sono così felici di potersi divertire sulle giostre, sulle altalene e sugli scivoli.
È il momento di relax tanto atteso. Potersi divertire con i compagni fuori dalle pareti scolastiche e rinsaldare i vincoli di amicizia con chi trascorre con loro il periodo più delicato della loro crescita fisica e spirituale. L’insegnante è con loro vigile ed attenta, madre e maestra affettuosa e premurosa che li guida e li educa alla vita che li attende.
È questo il compito della Suora educatrice – insegnante che esplica la sua attività secondo le attese della Chiesa, della famiglia e della società.
Una puntatina a Padula ci ha fatto capire quali siano i valori dell’insegnamento fin dalla più tenera età, l’importanza di far coagulare i più piccoli, attraverso il gioco.
Vengono, così, a crearsi i presupposti di crescita all’insegna di una gioia che fa nascere tra i
compagni, oggi piccoli, domani uomini, il senso dell’amicizia, quindi del rispetto reciproco.

*Città di Padula

Padula si erge su un colle a 700 metri di altezza tra i picchi della serra longa (1053 m) e i monti della Maddalena al limite sud-orientale del Vallo di Diano, la grande conca delimitata dai Monti Alburni e dal massiccio del Cervati (1892 m) ed è attraversato dal fiume Tanagro in tutta la sua lunghezza per confluire nel Sele,  all'estremità nord-occidentale del Vallo stesso.
L'abitato si affianca al colle su cui anticamente sorgeva la città romana di Consilinum: Il posto
dell'attuale paese viene occupato dagli abitanti di Consilinum, quando la loro città viene distrutta dalla furia devastatrice dei Saraceni.
Quindi la nascita dell'attuale abitato risale al IX-X secolo con un primo insediamento denominato attualmente Santa Maria della Civita (da Civita Consilinum). Alla nascita di Padula non furono sicuramente estranei i monaci Basiliani, come stanno a testimoniare i  ruderi dell'Antico Monastero di San Nicola a Torone e la chiesa di San Nicola de Domnis.
Nel 1296 Tommaso Sanseverino entra in possesso del feudo di Padula tenuto fin ad allora dalle famiglie dei Fasanella e dei Sacchetto e con ordine di Carlo II d'Angiò erige il Castello e ne fortifica il borgo. La sua attenzione fu attratta poi dal posto in cui sorgeva la Grancia di San Lorenzo dell'Abate di Montevergine.
Nel 1305 ottenne,  per permuta con l'Abate Guglielmo, tutti i beni della Grancia e li donò ai Certosini di San Brunone.
Con l'atto stipulato il 28 gennaio 1306 incominciava a sorgere il primo nucleo della Certosa che nei secoli raggiungerà splendori meravigliosi  e sarà soprattutto tra le più importanti e grandi d'Europa, che ancora oggi in parte si possono ammirare.

Un Borgo Antico
Il borgo intanto si consolida ancora: viene edificato il primo nucleo del Castello ( oggi in piedi solo un pezzo della torre) con una possente cinta muraria ed annessa una cappella palatina ( Chiesa di San Clemente).
Nei secoli successivi Padula vive comunque all'ombra della grande Certosa, anche se lo sviluppo del borgo viene favorito dal nascere del Convento di Sant'Agostino dentro le mura e di quello di San Francesco a valle  e di numerose chiese e palazzi.
Nel Settecento la fioritura artistica si deve alle grandi capacità di abili scalpellini del posto e alla presenza di cave di pietra.
Nel corso del XIX, le vicende alterne del paese si dividono tra storie di patriottismo, peste nera e tremendi terremoti come quello del sedici dicenbre del 1857 che vede a Padula più di 50 morti e provoca danni immensi a numerose abitazioni e chiese tra cui la Chiesetta di Santa Croce (già danneggiata, cade poi successivamente nell 'ottobre 1867 per una forte tempestata provocando 11 morti).
Tra fine ottocento e inizio novecento si contano all'incirca 4800 partenze verso gli Stati Uniti che provocano il primo grande abbandono di Padula.Grotte di Pertosa

Superficie territoriale: 66,63 Kmq
Altitudine: 699m
Provincia: Salerno
Popolazione residente: 5835
Densità demografica:  88 Ab./Kmq

Come Arrivare in auto
Il centro abitato si trova a 6 Km dall'uscita Autostradale Padula - Buonabitacolo dell'Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, proseguendo lungo la statale SS 19 fino al bivio di Padula Scalo e poi salendo in paese lungo la provinciale Padula-Val d'Agri.
In treno la stazione ferroviaria più vicina e quella di Sapri mentre la stazione di Battipaglia e collegata dal 1987 con servizio sostitutivo su ruota.

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