Missioni Mariane Anno 2004
"2004" La Regina di Pompei si reca a:
*Capaccio Scalo (SA) *S.Pietro in Sant'Antonio a Vasto (CH) *Seminario Diocesano (SA) *Carcere di Nisida (NA) *S.Gennaro Vesuviano (NA) *Melfi (PZ) *Potenza (PZ) *Praiano-Vettica (SA) *Battipaglia (SA) *Arzano (NA) *Casoria (NA) *Taurianova (RC) *S.Cristina d'Aspromonte (RC) *Melicucco (RC) *Saluto di Mons. Cuomo
"2004" La Regina di Pompei a:
Capaccio Scalo (SA)
12-18 Gennaio 2004 - Parrocchia: "San Vito" - Parroco: "Don Donato Orlando"
La carità di capaccio per amore di Maria
Paestum. Il fascino dell’antico che qui si respira trasporta ad immagini di gloria, di arte e di fascino della Grecia che si allungò verso l’Occidente. Non entusiasmano molto i residui della città Poseidonia appena affioranti al suolo, ma i templi che li sovrastano t’incantano.
Ti fermeresti per ore a contemplare quelle moli massicce, imperterrite di fronte all’avventarsi dei millenni.
Però tutto questo, che sinceramente ci passava nell’animo, non ci ha attratto gran che, questa volta.
C’era ben altro, e restava assolutamente secondario il prestigio di Paestum, sebbene trascorressimo una settimana in quella terra. Il nome stesso sfuggiva, perché si leggeva e si diceva "Capaccio", cioè Caput Aquae; inizio di un corso d’acqua, una sorgente".
Eravamo in missione con la nostra sempre affascinante Icona Pompeiana a Capaccio Scalo, Parrocchia di San Vito.
La carità offerta per anni alle Opere del Santuario di Pompei da fedeli della zona ha spianato la strada a questa Settimana Missionaria Mariana che dal 12 al 18 gennaio 2004 ci ha condotti e trattenuti a San Vito.
Il Parroco Don Donato Orlando, con squisita delicatezza, ha accettato tutti i nostri suggerimenti e ci ha accolti come soltanto suol fare chi ha imparato ad amare.
Il popolo ha sentito l’evento. Ha ascoltato i Missionari (Sacerdoti e Suore), ha familiarizzato fino a "reclamare" un ritorno al più presto. Il Vescovo, Mons. Giuseppe Rocco Favale, ha posto il suggello con la sua celebrazione a conclusione, domenica, tornando tutto fervore da un corso di Esercizi Spirituali a Fatima.
La sua parola di compiacimento per quel che vedeva con i propri occhi, e l’invito alla preghiera per il Sinodo Diocesano è stata accolta con entusiasmo da tutta l’assemblea.
Aggiungiamo anche noi un augurio da queste pagine per la felice riuscita dei piani del buon Pastore.
Tutta la settimana è stata costellata di momenti di intensa partecipazione.
Sorprendente la presenza di giovani che, abituati ad altri gusti, si sono, invece, avvicinati con docilità ed hanno seguito con attenzione.
Qui è valsa molto l’opera delle nostre Suore insieme ad altri giovani, nonché il fascino personale del carissimo Don L’Arco. Ma c’era chi pregava e digiunava per loro.
Un lavoro silenzioso ma costante e delicato è stato svolto dal nostro novello Sacerdote Don Gennaro Gargiulo visitando, giorno dopo giorno, numerosi ammalati.
La serata degli uomini. Ci teniamo a questo incontro: ormai tutti lo sanno. Vorrebbe essere come il segno della fruttuosità del lavoro svolto.
Verranno, non verranno? ci si domandava: Uno slogan per provocare in modo garbato e sorridente, è stato lanciato, come altrove, al popolo riunito: "Gli uomini verranno se le donne vorranno".
A parte l’immancabile sorriso, gli uomini sono venuti, e come! La chiesa rigurgitava di presenze maschili e di altrettante voci oranti dai toni pacati e bassi.
Una nota particolarmente avvertita è stata la venuta dei piccoli delle Opere di Pompei insieme alle suore e al Direttore. Una sosta fugace, ma significativa.
Dove passa la carità vi lascia le orme.
Bartolo Longo era certamente anch’egli tra noi, come sempre, ad implorare, incoraggiare, sostenere (e, quando occorre, anche correggere!).
Diciamo un grazie a tutti, cominciando dal signor Sindaco, dr. Pasquale Marino venuto personalmente più volte, al Parroco col suo Vicario Parrocchiale, a quanti hanno accolto la Madonna del Rosario venuta da Missionaria a proporre un rinnovato fervore e, per i più lontani, ritorno alla vita cristiana.
Un grazie ai signori proprietari degli alberghi e dei ristoranti che ci hanno accolti fraternamente. Da Pompei abbracciamo questa cara terra di Capaccio-Paestum in un legame che, mentre ci rimanda all’antico, ci entusiasma nella sequela di Cristo, sotto la guida materna di Maria.
(Autori: L’Equipe Missionaria: Don Baldassarre Cuomo, Don Adolfo L’Arco, Don Gennaro Gargiulo, Suor Maria Virginia, Suor Maria Monica)
"2004" La Regina di Pompei a:
San Pietro in Sant'Antonio a Vasto (CH)
15-22 febbraio 2004 - Chiesa Parrocchiale: "San Pietro in Sant'Antonio a Vasto" - Parroco: "Don Stellerino D'Annibale"
Il cenacolo di comunione e di intense preghiere nella Parrocchia di San Pietro in Sant’Antonio a Vasto
Dal 15 al 22 febbraio 2004 l’Icona della Madonna di Pompei, pellegrina sulle strade della fede e della devozione, è stata accolta dalla comunità parrocchiale di San Pietro in Sant’Antonio a Vasto (Chieti). Più che una missione mariana, è stato un vero e proprio pellegrinaggio di Maria, tra i lidi e le colline d’Abruzzo, come l’ha definito con gioia ed entusiasmo il zelante parroco, don Stellerino D’Annibale.
L’accoglienza è stata preparata sin nei minimi dettagli, anche grazie all’apporto dell’emittente parrocchiale Teleradio S. Pietro che svolge un prezioso servizio pastorale entrando, con garbo e discrezione, nelle case delle regioni limitrofe.
Particolarmente utile è stata poi la trasmissione in diretta dei momenti più importanti della missione pellegrinaggio che ha consentito a molte persone di unirsi nella comune preghiera di intercessione, supplica e ringraziamento a Maria.
Commozione e fervore hanno caratterizzato l’arrivo del tanto desiderato quadro della Vergine del Santo Rosario di Pompei che, portato in processione dai fedeli dalla piazza alla chiesa parrocchiale, ha avvinto in un orante abbraccio i cuori di un vero popolo di devoti.
Scena che ha avuto la sua spontanea e naturale convergenza nella solenne concelebrazione eucaristica che, presieduta da Mons. Edoardo Menichelli, Pastore della Chiesa di Vasto-Chieti, ha costituito un vivo cenacolo di comunione e di preghiera. Facendosi voce del comune sentire, il Presule nella sua omelia ha rievocato l’immagine della Visitazione della Beata Vergine Maria a Santa Elisabetta, icona del pellegrinaggio di carità della Santa Madre del Signore verso ogni cuore che si apre alla Grazia di Dio: particolarmente significativo in questo contesto, poi, è stato il richiamo alla riconciliazione attraverso il Sacramento della Penitenza. Autentico tempo di grazia, dunque, è stato il "sostare" della venerata effigie della Madonna pellegrina in queste terre: ne hanno fatto esperienza moltissimi fedeli aiutati dall’equipe missionaria formata da Mons. Baldassarre Cuomo, Rettore del Santuario di Pompei, don Adolfo L’Arco, salesiano, don Gennaro Gargiulo, Suor Maria Sabina e Suor Maria Chiara.
Il sorriso materno della Beata Vergine ha raggiunto i volti di bambini, adolescenti, giovani, adulti e anziani: ciascuno ha potuto sperimentare la dolcezza della sua protezione e la bellezza della contemplazione di Cristo nella preghiera del Santo Rosario.
Particolarmente significativa è stata l’adesione delle scuole cittadine: circa 2000 ragazzi, accompagnati dai loro professori, hanno partecipato agli incontri di catechesi e preghiera. Un dato estremamente confortante per il futuro dell’evangelizzazione e della testimonianza cristiana nella condivisione ecclesiale: confidando anche nel nostro impegno, Maria, la più tenera delle madri, non si stanca di portare a Gesù i suoi piccoli figli!
La comunità parrocchiale, poi, non ha tenuto per sé la perla preziosa della visita della Beata Vergine: oltre alle sue famiglie e ai suoi gruppi ecclesiali, infatti, anche numerosi fedeli delle parrocchie circostanti sono stati accolti nella comune preghiera, divenendo così protagonisti di un partecipato pellegrinaggio nel pellegrinaggio!
La premura pastorale di Don Stellerino e lo slancio missionario dell’equipe ha consentito, inoltre, a quanti erano impossibilitati a recarsi in chiesa di incontrare la venerata immagine, Maria stessa, dunque, attraverso una sua raffigurazione è entrata, suscitando commozione e devozione, nella Casa Circondariale Penitenziaria di Vasto e ha fatto visita, qual Madre premurosa, ai bambini affetti da autismo del centro "L’Isola che non c’è"; rappresentazione viva dell’invito evangelico a visitare Cristo nei fratelli!
Questa missione-pellegrinaggio è stata, infine, una gradita occasione per rafforzare il legame tra le nostre rispettive comunità ecclesiali, un legame testimoniato, più che dalla forza di mille parole, da un’immagine eloquente che non si cancella dal cuore.
Quella di una chiesa parrocchiale gremita all’inverosimile, in ogni istante, nella preghiera ai piedi della Beata Vergine Maria del Santo Rosario di Pompei, una cui raffigurazione (segno del nostro ringraziamento a tutti, in particolare ai familiari di Don Stellerino e alle Suore Figlie della Croce) resterà sempre lì a ricordare quel tempo di grazia!
(Autore: Gennaro Gargiulo)
"2004" La Regina di Pompei a:
Salerno (SA)
16-18 Marzo 2004 - Seminario: "Seminario Diocesano di Salerno" - Rettore: "Mons. Claudio Raimondo"
La devozione a Maria pilastro della formazione vocazionale per gli studenti del seminario diocesano di Salerno.
Dal 16 al 19 marzo 2004 si è tenuta una missione mariana nel Seminario di Salerno: ecco la "Cronaca dei quattro giorni in compagnia della Madonna" del seminarista Nicola Russo del II anno di teologia.
Il 16 marzo ad attendere la venerata immagine della Madonna di Pompei, oltre tutta la famiglia del seminario, v’era anche gran copia di fedeli convenuti dai centri circonvicini.
A sera è stata celebrata la santa Messa presieduta dall’Arcivescovo Metropolita di Salerno Mons. Gerardo Pierro del quale è nota la devozione alla Madre di Dio.
Nell’Omelia non ha pertanto tralasciato di rammemorare ai seminaristi come non si giunga al sacerdozio senza essere degli autentici devoti della Madonna del Rosario.
La presenza del quadro della Madonna di Pompei in seminario è stata fortemente voluta dal Rettore Mons. Claudio Raimondo, che proprio il 17 marzo ha così festeggiato il suo trentesimo anniversario di sacerdozio sotto lo sguardo di Maria.
Come si diceva, il concorso dei fedeli è stato notevole, in modo particolare il pomeriggio e a sera: adorazione eucaristica, rosario meditato, celebrazione della Messa.
Quanto care sono state le meditazioni ai misteri del Rosario fatte da Mans. Cuomo! A Padre L’Arco è toccato il pergamo quasi ogni sera: il brio delle sue omelie non è venuto mai meno sicché giammai l’attenzione dei fedeli appariva affatto diminuita, mentre egli veniva esponendo le glorie di Maria.
Il 19 marzo, festa di San Giuseppe, a presiedere la Messa della sera è stato il Vescovo di Pompei, Mans. Carlo Liberati. Nell’Omelia si è compiaciuto della robusta devozione di tutti i campani per la Madonna di Pompei.
La forza del cristianesimo, ha proseguito il Presule, risiede anzitutto nello scaturire di un fatto storico senza mai ridursi a mera teoria filosofica.
Il "fiat" di Maria è stata l’indispensabile premessa a quel fatto; mentre la bontà e la semplicità di Giuseppe ne hanno costituito l’ambiente naturale.
(Autore: Nicola Russo)
"2004" La Regina di Pompei a:
Nisida (NA)
31 Marzo 2004 – Direttore del Carcere di Nisida: "Dott. Gianluca Guida" - Cappellano: "Don Paolo Auricchio"
Con la Vergine Maria, madre affettuosa e premurosa, tra i sogni di speranza e di libertà dei giovani ospiti del carcere di Nisida.
Mercoledì, 31 marzo 2004 per il carcere minorile di Nisida è stata una giornata indimenticabile: l’immagine "pellegrina" della Beata Vergine Maria del Santo Rosario di Pompei ha fatto visita ai ragazzi che l’hanno accolta con commozione e portata a spalla nel cortile della struttura.
La missione mariana, fortemente voluta dal Direttore Dott. Gianluca Guida e dal Cappellano Don Paolo Auricchio, è stata coordinata dall’équipe missionaria pompeiana al completo, arricchita, in questa occasione, dalla presenza di Suor Maria Claudia, di Don Rosario Pepe, di Don Gennaro Celardo, del Seminarista Domenico Arcaro, da alcuni Fratelli delle Scuole Cristiane e dal Complesso Bandistico del Centro Educativo Bartolo Longo di Pompei.
Il Direttore del carcere, sottolineando la presenza di ragazzi di varie religioni, ha invitato tutti a sentirsi figli di un unico Dio e fratelli nell’umanità. È seguito un intenso incontro di preghiera presieduto da Mons. Silvio Padoin, Vescovo di Pozzuoli, Diocesi di cui Nisida fa parte.
Il Presule si è soffermato sull’episodio evangelico delle nozze di Cana in cui la Madonna rivela la sua vicinanza alle nostre difficoltà e intercede per noi presso il suo Figlio Gesù.
I ragazzi, visibilmente commossi, hanno ricordato il loro rapporto con la Madonna.
Il pomeriggio è stato dedicato alle confessioni e ai colloqui personali prima della celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo di Pompei, Mons. Carlo Liberati, cui hanno partecipato anche i familiari dei ragazzi e i seminaristi di Pozzuoli.
Nell’omelia Mons. Liberati attualizzando la parabola del buon samaritano, ha paragonato quei minori all’uomo lasciato mezzo morto dai briganti invitandoli a sognare la libertà e realizzare i loro sogni di bene nel Signore.
La giornata si è chiusa con la gradita consegna di un’immagine del Beato Bartolo Longo, che tanto si prodigò per i figli dei carcerati.
(Autore: Gennaro Gargiulo)
"2004" La Regina di Pompei a:
San Gennaro Vesuviano (NA)
18-25 Aprile 2004 - Parrocchia: "Ss. Gioacchino e Anna" - Parroco: "Don Aniello Nappi"
Dal 18 al 25 aprile la Beata Vergine Maria del Santo Rosario di Pompei nel suo incessante pellegrinare sulle strade della fede e della devozione ha incontrato i devotissimi fedeli della comunità parrocchiale dei Ss. Gioacchino e Anna in San Gennaro Vesuviano. Più che di una missione mariana, infatti si è trattato di un vero e proprio incontro atteso da tempo e desiderato ardentemente dal parroco Don Aniello Nappi, dalla comunità parrocchiale e dall’intera cittadina vesuviana; come è stato testimoniato dall’accoglienza riservata all’Icona della Beata Vergine Maria del santo Rosario di Pompei, che è stata portata a spalla dai "battenti" in processione.
In questo modo i fedeli hanno voluto subito manifestare il loro amore e la loro fiducia nell’intercessione della Beata Vergine Maria, mettendosi alla sequela di questa mamma dolcissima che sostiene tutti noi suoi figli nel cammino della vita intercedendo presso il suo figlio Gesù Cristo, nostro Signore e Salvatore.
Nonostante il gran numero di fedeli la celebrazione eucaristica si è svolta in un clima di raccoglimento e di preghiera e ha visto anche la partecipazione gioiosa di numerosi ragazzi, molti dei quali hanno voluto prestare il loro servizio come ministranti.
Queste giornate missionarie saranno ricordate anche per l’entusiasmo e per l’impegno dimostrato dai bambini delle scuole elementari negli incontri loro riservati, infatti con l’aiuto dei direttori didattici e degli insegnanti hanno preparato canti, preghiere e hanno svolto ricerche riguardanti la storia del Santuario di Pompei, la vita del suo fondatore il Beato Bartolo Longo e la preghiera del Santo Rosario.
La gioia, scaturita dal vedere la chiesa gremita di ragazzi, è continuata nella cosiddetta "ora della tenerezza", vale a dire nell’incontro riservato alle mamme e ai loro bimbi di pochi anni, conclusosi con la consacrazione dei piccoli alla Vergine Maria.
Interessante e quanto mai opportuna dal punto di vista pastorale si è rivelata la riflessione che Sua Eccellenza Mons. Beniamino Di Palma, Vescovo di Nola, ha rivolto ai genitori dei ragazzi del catechismo; il presule ha ricordato loro che nel momento in cui hanno chiesta alla Chiesa il battesimo dei propri figli si sono impegnati ad essere i primi e insostituibili educatori alla fede. I figli, infatti, devono crescere con accanto genitori che testimoniano nella vita di tutti i giorni la fede che professano, divenendo così una sorta di Vangelo vivente.
A questo proposito Sua Eccellenza ha raccomandato ai genitori di partecipare alla santa Messa insieme ai figli e di leggere con loro qualche brano del Vangelo; facendo notare che lo scopo primario del catechismo è approfondire la conoscenza di Gesù e della sua parola, in modo da assumerla come stile di vita.
La Beata Vergine Maria durante queste giornate missionarie ha voluto far sperimentare la sua tenerezza di mamma anche a quanti sono provati dalla sofferenza fisica, è in quest’ottica che vanno considerati gli incontri con gli ammalati, ad alcuni dei quali è stato somministrato il sacramento dell’unzione degli infermi.
I sacerdoti dell’équipe missionaria: Mons. Baldassarre Cuono, Don Adolfo L’Arco e Don Gennaro Gargiulo sono stati impegnati anche nelle confessioni, visto che tanti fedeli hanno voluto fare esperienza della misericordia divina, riconciliandosi con Dio e con i fratelli; a dimostrazione che l’incontro con la Madre del Signore tocca il cuore e suscita sempre un desiderio di conversione.
L’ansia apostolica della Beata Vergine Maria di incontrare tutti i fedeli di San Gennaro Vesuviano è stata appagata da una validissima nonché riuscitissima iniziativa pastorale: l’icona della Nostra Signora del Santo Rosario di Pompei è stata portata in cinque rioni della città; in ognuno dei quali si è tenuto un momento di preghiera animato dai sacerdoti e da Suor Maria Sabina e Suor Maria Chiara: Suore Domenicane Figlie del Santo Rosario di Pompei che hanno contribuito alla buona riuscita di questa missione.
Altrettanta partecipazione ha riscontrato la veglia di preghiera in onore del Beato Bartolo Longo durante la quale è stato narrato lo straordinario cammino spirituale di questo laico che da membro di una setta di spiritismo è divenuto un apostolo del Rosario e un santo della carità.
Tantissimi fedeli hanno partecipato in un clima di profondo raccoglimento alla celebrazione eucaristica presieduta da Sua Eccellenza Mons. Carlo Liberati, Vescovo di Pompei, la cui presenza è risultata molto gradita ed apprezzata.
Al termine di queste giornate missionarie mariane i devotissimi fedeli di San Gennaro Vesuviano hanno voluto salutare la Madre del Signore con una processione, durante la quale l’icona della Beata Vergine Maria del Santo Rosario di Pompei è stata portata a spalla dai "battenti".
Questa missione mariana sarà ricordata anche per l’accoglienza riservata ai membri dell’équipe da parte del parroco Don Aniello Nappi e dai padri missionari della Divina Redenzione della casa del Sacro Cuore: Padre Egidio, padre Simone e padre Domingo: a tutti loro un sentito ringraziamento.
(Autore: Gennaro Gargiulo)
"2004" La Regina di Pompei a:
Melfi (PZ)
25-26 Maggio 2004 – Cappella della Casa Circondariale - Cappellano: "Don Gilberto Cignarale"
L’incontro della Casa Circondariale, noto centro Lucano, ha vissuto con profonda emozione l’incontro con la Madonna Pellegrina del Santuario di Pompei, che si è rivelata per tutti Madre di Misericordia. La visita dei Pastori è stata avvertita dai detenuti come un forte segnale di vicinanza e di solidarietà della Chiesa.
Martedì 25 e mercoledì 26 maggio per la casa circondariale di Melfi sono stati giorni indimenticabili: l’immagine "pellegrina" della Beata Vergine Maria del Santo Rosario di Pompei ha fatto visita ai detenuti che l’hanno accolta con commozione mentre gli agenti la portavano a spalla nella cappella della struttura, i cui bellissimi affreschi raffiguranti i momenti più importanti della vita di Gesù sono stati dipinti da un ex detenuto.
La missione mariana, fortemente voluta dalla Direttrice Mariateresa Percoco e dal Cappellano Don Gilberto Cignarale, è stata coordinata dall’èquipe missionaria pompeiana costituita da Mons. Baldassarre Cuomo, Rettore del Santuario, Don Adolfo L’Arco, Padre salesiano, Don Gennaro Gargiulo, Sr. Maria Alessandra Adornato e Sr. Maria Elisabetta De Feo. I missionari sono stati impegnati nell’animare gli incontri riservati ai vari gruppi di detenuti, i quali, oltre ad ascoltare con attenzione le catechesi loro rivolte, in un clima di raccoglimento hanno recitato il Santo Rosario, si sono accostati al sacramento della Confessione, facendo così esperienza della misericordia di Dio e hanno partecipato alla Santa Messa, animandola con canti.
A conclusione è stata consegnata ed ognuno una corona del Santo Rosario insieme ad un’immagine della Beata Vergine Maria e ad un libretto riguardante la vita del Beato Bartolo Longo, fondatore del Santuario e delle Opere di Carità, che tanto si prodigò per i figli e le figlie dei carcerati. Questi momenti sono stati vissuti dai detenuti con sentimenti di profonda commozione e gioia scaturiti principalmente dall’incontro con Maria, Madre di Misericordia e Consolatrice degli afflitti; ma anche dal sentire la vicinanza e la solidarietà della Chiesa alle loro sofferenze e ai loro problemi. Solidarietà testimoniata in modo eminente dalla visita di Mons. Carlo Liberati, Vescovo di Pompei, il quale, nonostante i numerosi impegni relativi alla conclusione del mese di maggio, ha desiderato incontrare i detenuti manifestando loro la vicinanza e l’affetto dell’intera Chiesa di Pompei.
Il Prelato, attualizzando la parabola del buon samaritano ha paragonato i detenuti all’uomo lasciato mezzo morto dai briganti sulla strada che da Gerusalemme porta a Gerico, e li ha esortati ad avere fede in Gesù Buon Samaritano, che ci dà forza di rialzarci e che si prende cura di noi, visto che è venuto a ridare la libertà ai prigionieri e agli afflitti la gioia.
Il Vescovo ha poi ricordato come la Chiesa, nel corso della sua storia, attraverso l’impegno e la dedizione di tantissimi sacerdoti, religiosi e laici abbia aiutato i poveri, gli ultimi e gli emarginati costruendo orfanotrofi, ospedali e scuole; proprio come ha fatto il Beato Bartolo Longo fondando l’istituto per i figli e le figlie dei carcerati e come continua a fare ancora oggi la Chiesa di Pompei con le sue Opere di Carità.
Il Prelato, nell’apprendere che i detenuti eseguono numerosi lavori artigianali per poi venderli e che il ricavato viene devoluto in beneficenza per le adozioni a distanza di bambini del Terzo Mondo, ha fatto notare che così facendo essi accumulano tesori in cielo.
Alla fine dell’incontro caratterizzato da una profonda commozione, i detenuti in segno di riconoscenza e di ringraziamento hanno donato al Vescovo il modellino artigianale di un veliero eseguito da loro. La sensibilità della Direttrice, nonché lo zelo apostolico del cappellano e dei membri dell’équipe missionaria hanno fatto in modo che anche i familiari del personale della casa circondariale potessero vivere un momento di forte spiritualità con l’incontro ad essi riservato cui ha fatto seguito la Celebrazione Eucaristica.
(Autore: Gennaro Gargiulo)
"2004" La Regina di Pompei a:
Potenza (PZ)
27 Maggio 2004 - "Cappella della Casa Circondariale" - Cappellano: "Padre Giuseppe Ingenito
L’incontro della Casa Circondariale, noto centro Lucano, ha vissuto con profonda emozione l’incontro con la Madonna Pellegrina del Santuario di Pompei, che si è rivelata per tutti Madre di Misericordia. La visita dei Pastori è stata avvertita dai detenuti come un forte segnale di vicinanza e di solidarietà della Chiesa.
Nella mattinata del 27 maggio, l’Immagine pellegrina della Madonna di Pompei è partita alla volta della casa circondariale di Potenza; anche qui, grazie, soprattutto, all’impegno del cappellano Padre Giuseppe Ingenito, del Direttore Davide Di Florio e della Condirettrice Mariarosaria Casaburo, l’accoglienza è stata molto calorosa.
A dare il benvenuto all’immagine della "Regina delle Vittorie" è stato l’Arcivescovo di Potenza, Mons. Agostino Superbo, che ha presieduto la celebrazione Eucaristica; nell’omelia, il Presule ha esortato i detenuti a credere nell’amore di Dio che non viene mai meno e che ha raggiunto il culmine nella persona di Cristo nostro Salvatore e a confidare nella Beata Vergine Maria, nostra Madre, che ci conduce al Figlio suo Gesù.
I membri dell’Équipe missionaria hanno animato i vari incontri che hanno visto una partecipazione commossa e si sono svolti in un clima di preghiera e di raccoglimento.
Momento di profonda emozione è stata la visita di Mons. Carlo Liberati, Vescovo di Pompei, che, passando per le varie sezioni della casa circondariale, si è trattenuto a parlare con i detenuti ricordando loro quanto il Beato Bartolo Longo ha fatto per i figli e le figlie dei carcerati.
Il Prelato ha poi incontrato nella cappella un gruppo piuttosto numeroso di detenute e ha rivolto loro una breve riflessione dopo essersi soffermato sulla figura di Maria Maddalena: donna che ha sperimentato l’amore e la misericordia di Dio nella persona di Gesù, che le ha restituito dignità.
Le ha, dunque, esortate ad avere fiducia in loro stesse perché è Dio per primo ad avere fiducia in ognuno di noi.
L’incontro è proseguito con la Santa Messa celebrata da Don Gennaro Gargiulo e con la recita della supplica alla Regina del Santo Rosario di Pompei: la commozione è stata davvero grandissima.
Un grazie di vero cuore va ai Direttori, ai Cappellani, al personale delle Case Circondariali e ai Padri Cappuccini di Potenza: Tito, Nicola, Giuseppe e Nello, per l’accoglienza riservata ai membri dell’équipe missionaria.
(Autore: Gennaro Gargiulo)
*2004 - La Regina di Pompei a:
Praiano e a Vettica Maggiore (SA)
21-28 Giugno 2004 - Parrocchia: "San Luca – San Gennaro" – Parroci: "Don Pio Bozza"
La gioia prorompente di un popolo in festa ha accolto a Praiano e a Vettica Maggiore l’Icona pellegrina della Madonna di Pompei. Lo stupendo scenario paesaggistico ha favorito le celebrazioni e l’intensa preghiera di donne, uomini, giovani e bambini, tutti accomunati dall’amore filiale per la Madre di Gesù.
Erano mesi che il carissimo Don Pio, dopo l’esperienza nella sua parrocchia ad Agerola-Pianillo, prima, e poi a Furore, "pizzicava" soavemente perché anche nelle comunità di Praiano-Vettica Maggiore si svolgesse la Settimana Missionaria Mariana.
Per lui, come per i parroci delle rispettive parrocchie. Don Luigi e Don Gennaro, era impossibile che passasse quest’anno senza che si realizzasse un sogno tanto accarezzato.
Ed è stato un incontro a determinare la decisione della data: 21-28 giugno 2004, periodo che a noi sembrava poco adatto ma che essi accettavano con gratitudine e sicurezza.
Si parte quindi il 21 giugno alle ore 16.30, con l’équipe missionaria formata da Mons. Carlo Liberati col suo Segretario Don Antonio Marrese, Mons. Baldassarre Cuomo, Don Adolfo L’Arco, Don Andrea Fontanella, Suor Maria Aurelia e Suor Maria Vittoria.
Una sosta davanti alla Chiesa Parrocchiale di San Matteo in Agerola vuol essere non solo un saluto doveroso al Parroco e alla Comunità Parrocchiale, ma anche un gesto affettuoso verso le nostre Suore, le Figlie del S. Rosario di Pompei, che lavorano presso quella Comunità Parrocchiale.
Ci accompagna il nostro Vescovo, Mons. Carlo Liberati, che celebrerà solennemente l’Eucarestia quella sera stessa, al termine di una solenne processione.
Egli percorre a piedi, seguendo la sacra Icona, tutto il tragitto da Vettica a Praiano, in salita, tra una folla traboccante di numero e di entusiasmo.
Il Presule si preoccupava che i portatori si affaticassero troppo, e avrebbe voluto liberarli dal peso, ma la gioia e l’onore di portare la Madonna non faceva sentire né il peso dei due quintali né la stanchezza e neanche le difficoltà della salita piuttosto ripida.
Lo spettacolo di una bellissima Icona, tra i sorrisi e il luccichio degli occhi di centinaia e centinaia di persone, su uno sfondo paesaggistico che ha pochi confronti nel mondo, impressionava il Presule e tutti noi.
Era davvero un sogno: dall’inizio della salita alla piazza antistante alla chiesa, una fascia serpeggiante di popolo in preghiera s’innalzava man mano fra i tripudi dei colori della montagna e del mare.
Al termine, poi, della Celebrazione, già calate ormai le prime ombre della sera, la bellezza del paesaggio, arricchito dai riflessi delle lampade artificiali e dal luccichio delle onde sotto l’occhio spalancato della luna, incastonava in un fascino irresistibile la gioia prorompente del popolo in festa.
Le giornate, sia a Praiano che a Vettica, sono state scandite da preghiera incessante: anche di notte il popolo ha voluto vegliare con la Madre di Dio.
Graditissima la presenza dell’Arcivescovo di Amalfi, Mons. Orazio Soricelli, che saldava insieme i programmi delle due parrocchie celebrando l’Eucarestia, il 24 giugno, nella Parrocchia di San Luca a Praiano e partecipando alla solenne processione aux flambeaux da Praiano alla Parrocchia di San Gennaro a Vettica. Si sospettava che i giovani potessero dissertare l’invito indicato nel programma; invece, al loro turno sono stati numerosi e riflessivi.
Serata degli uomini sia a Praiano che a Vettica. Ritornava anche qui, come sempre, la domanda: gli uomini verranno? Sì! Sono venuti, nonostante gli orari di lavoro; e la loro risposta è stata puntuale e orgogliosa.
La chiesa di soli uomini fa una certa impressione. Qualcuno potrebbe pensare ad una vaga nostalgia di tempi lontani. Può darsi che sia così, ma i risultati sono di viva attualità.
La preghiera corale, il Rosario scandito lentamente, la Confessione spontanea e fruttuosa, davvero riconciliante, l’Eucarestia celebrata con canti di sole voci virili, e tutto questo a sera dopo le ore 21, non è cosa da poco.
La penna non può rendere le emozioni del cuore.
Affidiamo alla fantasia di chi legge di immaginare quel che non sappiamo esporre per iscritto. Certamente non sarà facile dimenticare.
Ai carissimi parroci Don Luigi Amendola, Mons. Gennaro Fusco (incontro felicissimo nel 55° sacerdotale dopo gli anni di seminario vissuti insieme!), a Don Pio Bozza, a P. Antonio Bozza, suo fratello, missionario dehoniano in Albania, a Don Andrea, alle comunità parrocchiali di San Luca e San Gennaro il saluto fraterno e il grazie per la carità nel desiderio incontrarci ancora.
(Autore: Baldassarre Cuomo)
*2004 - La Regina di Pompei a:
Battipaglia (SA)
25-30 Settembre 2004 - Parrocchia: "San Gregorio VII" - Parroci: "Don Sabatino e Don Michele"
Don Sabatino e Don Michele sono due sacerdoti che, diversi l’uno dall’altro, si completano in una simpatica nonché gioiosa collaborazione nella Parrocchia di san Gregorio VII in Battipaglia (SA).
Le Giornate Missionarie Mariane erano un sogno accarezzato sin da quando analogo programma si era svolto nella Parrocchia di Santa Maria dei campi a Giovi di Salerno, dove Parroco è Don Alvaro, fratello di Don Sabatino.
Una fraternità che s’irradia in fervore pastorale sotto lo sguardo di Mamma Carmela. Si è arrivati alla decisione in piena armonia tra i sacerdoti di Battipaglia e il santuario di Pompei. Sia l’Arcivescovo di Salerno, Mans. Gerardo Pietro, sia il delegato Pontificio di Pompei, Mans. Carlo Liberati, hanno potuto constatare di persona la vitalità della Comunità Parrocchiale e lo zelo dei Pastori.
La Parrocchia di San Gregorio VII è un cantiere di idee e di realizzazioni. Avervi lavorato solo pochi giorni è stato un godimento da parte della nostra équipe missionaria ed un’esplosione di risposte da parte di tutta la popolazione.
La chiesa, ancora da completarsi nei dettagli delle sue strutture, è ricca di un organo proveniente dall’Inghilterra: benché incompleto, durante le Giornate Missionarie mariane, esprimeva sonorità e fascino.
Ora che è completo, ci accontentiamo di immaginare la bellezza dei suoni e il calore della liturgia cui offre sostegno ed armonia.
Il tempo è stato breve, ma i frutti ci sono. Li abbiamo constatati e ci risulta che l’humus è sempre fecondo.
Auguri ai Parroci, alle Suore, ai Collaboratori, al Popolo.
(Autore: Baldassarre Cuomo)
*2004 - La Regina di Pompei a:
Arzano (NA)
16-20 Ottobre 2004 – Parrocchia del: "Sacro Cuore" - Parroco: "Don Giovanni"
Il Parroco e i Collaboratori avevano supplicato perché, nonostante già qualche anno fa si fosse svolta nella stessa Parrocchia la Settimana Mariana, almeno per un eccezionale passaggio, vi si ritornasse.
Aveva inizio l’Anno Eucaristico, e la presenza della Madonna di Pompei "non doveva mancare". Si è deciso per il sì, con molto cuore ed anche con un po’ di calcolo, destinandovi soltanto pochi giorni.
La Madonna certamente ha gradito gli sforzi di quanti hanno creduto al valore della sua presenza, ed ha visto l’entusiasmo di quanti vi hanno partecipato, il programma, come sempre, ha cercato di toccare tutte le fasce di età: ragazzi, giovani, adulti, ammalati insieme ad anziani, uomini riservando a questi una serata particolare secondo lo slogan: "Uomini, solo uomini, tutti gli uomini".
In tutte le nostre Missioni questo raduno è di prammatica e sempre è riuscito.
Ritornare al Sacro Cuore di Arzano (NA) ha fatto bene a tutti: anche noi dell’équipe missionaria abbiamo promesso qualche visita fraterna quando sarà possibile.
Intanto, un grazie a Don Giovanni, vetusto Parroco, al Coparroco Don Angelo, al Diacono Vincenzo Falzerano, ai Collaboratori, alla Famiglia Parrocchiale.
Una nota dolente: domenica 17 ottobre, mentre eravamo in agape fraterna, apprendevamo che, a qualche chilometro da Arzano, a Succivo, era deceduto il carissimo Don Carlo Cinquegrana, già Parroco della Trasfigurazione.
Avevamo celebrato, vari anni fa, nella sua Parrocchia una fervorosissima Settimana Missionaria Mariana. Ne è testimonianza una grande maiolica applicata alla parete esterna della chiesa parrocchiale, raffigurante l’immagine della Madonna di Pompei.
Egli era solito concludere a Pompei, ogni anno, centinaia e centinaia di pellegrini. Ora, nella "pastorale del paradiso" segue ancora più da vicino i suoi fedeli e, certamente, anche noi che lo ricordiamo con grandissimo affetto.
(Autore: Baldassarre Cuomo)
*2004 - La Regina di Pompei a:
Casoria (NA)
06-11 Novembre 2004 - Parrocchia: "San Benedetto Abate" – Parroci: "Don Mauro"
Don Mauro, quanto mai originale nel suo carattere e nelle sue proposte, ci ha piegati (con la paterna "connivenza" dell’Ecc.mo Vicario Generale di Napoli) al programma della sua Parrocchia di San Benedetto Abate a Casoria (NA).
Celebrando il suo Giubileo Sacerdotale d’Oro, ha voluto ampliare l’evento in una Settimana Pastorale per tutta la città. Casoria è città di Santi.
Basti ricordare, fra tutti, il Beato Ludovico, ispiratore ed amico del nostro Bartolo Longo, che lo ammirava come il "San Francesco dei nostri tempi". Ma non vanno taciuti i nomi delle Beate Cristina Brando e Giulia Salzano.
Ricca di tante autentiche testimonianze di santità, Casoria ha vissuto giornate dii intenso lavorio di grazia e di felice manifestazione di fede.
Don Mauro ha voluto non solo la Santa Icona della Madonna di Pompei, ma anche l’urna del Beato Vincenzo Romano.
Si sono avvicendati nelle celebrazioni Mons. Mario Milano, Vescovo di Aversa, Mons. Luigi Diligenza, Arcivescovo emerito di Capua, Mons. Angelo Spinillo, Vescovo di Teggiano-Policastro, Mons. Domenico de Luca, già Nunzio Apostolico in Marocco, Mons. Vincenzo Pelvi, Vescovo Ausiliare di Napoli, e, a conclusione della Settimana Pastorale (ma l’icona di Pompei era già partita), il Cardinale Michele Giordano.
Giornate incandescenti come il carattere del popolo e del Parroco. Ma nessuno avrebbe potuto prevedere quel che stava per annullare tutto il programma tessuto con appassionata tenacia dal Parroco e dai suoi collaboratori: un incendio pochi giorni prima del 6 novembre, il tempio ridotto ad una ciminiera affumicata: le vaste pareti, i cornicioni e perfino la cupola, tutto un nerofumo incredibilmente spesso.
C’era da perdersi d’animo e rimandare tutto ad altra data. Ma il coraggio, la generosità, la decisionalità del Parroco e del popolo, ha riportato, in pochi giorni, il tempio alla sua luminosità. Incontro singolare in quella Parrocchia: la Regina dei Santi, San Benedetto, il Beato Vincenzo Romano.
Maria col Rosario per contemplare il mistero di Cristo, San Benedetto col suo "Ora et labora"; il Beato Romano, Parroco Santo, idolo del Clero e del popolo torrese.
Nota saliente delle Giornate Missionarie Mariane: un raduno di sacerdoti presieduto ed animato dalla parola di Mons. Vincenzo Pelvi.
Ammalato Mons. Francesco Tommasiello, Vescovo di Teano – Calvi, lo sostituisce Mons. Pelvi anch’egli con un po’ di febbre, ma c’era un altro calore a sostenere tutto.
(Autore: Baldassarre Cuomo)
*2004 - La Regina di Pompei a:
Taurianova (RC)
19-22 Novembre 2004 - Parrocchia: "San Pietro" - Parroco: "Don Alfonso"
Pochi ricordano il passaggio del Quadro della Madonna di Pompei per Taurianova (RC) negli anni cinquanta, con l’animazione di Mons. Raffaele Matrone e Confratelli di Pompei.
Tempi diversi, gusti diversi, mentalità socio-culturale diversa, ma in fondo è identico: è la Calabria che vuol bene alla Madonna e non si fa pregare quando è toccata su questa fibra di cuore.
Il Parroco Don Alfonso ed altri sacerdoti hanno offerto la loro creatività pastorale per una felice riuscita delle Giornate Missionarie Mariane nella Parrocchia di san Pietro dal 19 al 22 novembre 2004.
Il calore dell’accoglienza, la collaborazione di volontari e volontarie, la frequenza del popolo, gli interventi del coro parrocchiale, restano impressi nell’animo insieme alle immagini del tempio tutto lindo e del bel tempo "scoppiato" al momento opportuno quale dono della Madonna ai suoi taurianovesi e a noi.
La nostra équipe missionaria si è arricchita, per l’occasione, della presenza significativa del Confratello Don Salvatore Parrone, cittadino di Taurianova ed anch’egli, negli anni ormai lontani, Missionario della Madonna.
(Autore: Baldassarre Cuomo)
*2004 - La Regina di Pompei a:
Santa Cristina d'Aspromonte (RC)
22-25 Novembre 2004 - Parrocchia: "SS. Nicola e Fantino" - Parroco: "Don Pino"
Il passaggio a questa cittadina tra le montagne è avvenuto nel giorno della festa di Santa Cecilia; una traversata che, per un piccolo guasto all’autocappella, si è conclusa con le ombre che già calavano sui volti in attesa, ma non dispiacque il ritardo, consentendo un più festoso uso dei flambeaux.
Santa Cristina (RC) è piccola, ma cara, con un Parroco assai giovane, Don Pino, che cura anche un’altra Parrocchia molto più su, dedicata alla Madonna Pastora sul monte Piminora (dal greco poimen cioè pastore e oros cioè montagna: Monte dei Pastori). Come nei piccoli centri, più intenso si sente il calore della famiglia.
Nonostante il numero esiguo dei fedeli, la sera degli uomini è risultata un avvenimento felice per tutto il popolo.
Anche i canti felpati delle brave ragazze sono un ricordo bello a cui si aggiunge la commozione del Parroco Don Pino nel salutare la santa Icona che lasciava la sua Parrocchia: un nodo alla gola, e calava il silenzio, ma subito un applauso.
(Autore: Baldassarre Cuomo)
*2004 - La Regina di Pompei a:
Melicucco (RC)
25-28 Novembre 2004 - Parrocchia: "San Nicola" - Parroco: "Don Pietro"
Melicucco (RC) fiorisce di gentilezza, di fervore, tanto fervore che, all’arrivo della santa Icona, probabilmente nessuno è rimasto in casa. Melicucco, come è sembrato di poter sapere, è termine indicante una pianta "melikokkos", il bagolaro o albero spaccasassi.
Il Parroco Don Pietro si delizia insieme con Don Giovanni, più giovane di lui, in questa cittadina riunita in una sola Parrocchia. Ma insieme vi sudano. Un moderno oratorio dall’architettura avveniristica offre spazi e possibilità di azione su vasti fronti.
La risposta all’iniziativa missionaria è stata generosa. Anche all’incontro riservato agli uomini, che sembrava potesse deludere per essere stata posta in programma alla sera del primo giorno dopo l’arrivo della santa Icona, è stata invece felice.
Inoltre, abbiamo potuto incontrare a Melicucco alcuni Sacerdoti che avevano accolto la santa Icona nelle loro Parrocchie di Calabria. Giornate da ricordare con gratitudine e simpatia!
Una nota che lascia il cuore ferito: lo sguardo immobile della bambina di due anni portata in carrozzina dalla mamma.
Quello sguardo che si sbiancava in delicatissima bellezza senza espressione parlava dell’umano soffrire che, quando tocca l’innocente, ti suscita un’onda incontenibile di pianto. Ma per questa bambina e per quanti soffrono c’è una Madre invisibile, sempre presente.
(Autore: Baldassarre Cuomo)
*La Gratitudine del Missionario
(Mons. Baldassarre Cuomo dal 1983 al 2004)
Qui, parlo personalmente, metto il punto sulle mie attività missionarie, cedendo, con vivissimi auguri, al giovane Sacerdote Don Antonio Marrese la responsabilità delle Missioni Mariane, secondo le disposizioni pastorali del nostro Vescovo.
Offro al Signore, per le mani di Maria, la mia sincera gratitudine per aver potuto, dal 1983 al 2004, svolgere il ruolo di Missionario.
Un grazie fraterno alla nostra équipe di sacerdoti e di Suore di Pompei, sempre in gara di generosità. Anche ai nostri autisti un saluto fraterno: hanno condiviso con noi sacrifici e gioie.
Uno di essi, già da anni non più qui: Franco Sposato. Riposi tra le braccia del Signore.
Però non posso tacere un grazie assai difficile da formulare ed esprimere al carissimo Don Adolfo L’Arco, Salesiano, che tutti ormai riconoscono come "Beniamino della Madonna": dal 1986 ci ha seguiti assiduamente con la ricchezza della sua personalità inimitabile. Per lui, un grazie alla grande Famiglia Salesiana.
Un saluto affettuoso, poi, a tutti i Parroci e, prima ancora agli Ecc.mi Vescovi, che hanno voluto la Madonna nelle loro Comunità Diocesane e Parrocchiali.
Alcuni di essi ci guardano dal cielo, amici ancora più cari.
E non verremmo dimenticare le Comunità Parrocchiali che con la santa Icona abbiamo incontrato negli Stati Uniti, dove abbiamo udito, nel nostro linguaggio napoletano: "Chesta è a Madonna ‘nosta!", con profluvi di lacrime.
A tutti un abbraccio.
Mons. Baldassarre Cuomo