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Missioni Mariane dell'Anno 1993

Il Santuario > Madonna Pellegrina > Anni 1990/1999

"1993" La Regina di Pompei si reca a:
Afragola (NA)

14/21 Febbraio 1993 – Chiese: “S, Michele Arcangelo, Sant'Anna e S. Giorgio Martire” - Parroci: Don Ciro Nazzaro, don Franco Iazzetta e don Domenico de Rosa.
Tutta la città di Afragola (NA) si è mobilitata dal 14 al 21 febbraio per ricevere e venerare l’Immagine della Madonna di Pompei. Un evento salutato da una moltitudine di fedeli, che con canti di gioia hanno accompagnato la Madonna per tutta la settimana insieme con le istituzioni, le parrocchie con i rispettivi parroci (don Ciro Nazzaro, don Franco Iazzetta, don Domenico De Rosa), le associazioni culturali ed i movimenti cattolici.
Gli alunni delle scuole, pubbliche e private, si sono mossi all’unisono per confermare a Maria il loro saluto e la loro preghiera. Ci riferiamo alle Chiese di S. Michele Arcangelo, di Sant’Anna
e di San Giorgio Martire.
L’afflusso è stato molto consistente anche dalle località limitrofe: da Caivano, ad esempio, è venuta la testimonianza resa a viva voce dal Sig. Aniello, che ha raccontato la "grazia" ricevuta l’anno scorso dalla Madonna di Pompei per Crisostomo, ultimo dei suoi figli.
Ad animare la settimana di preghiera, sollecitata nel febbraio dello scorso anno da don De Rosa, c’erano Mons. Cuomo, Mons. Matrone, Mons. Adamo, coadiuvati dalle Suore Maria Sabina e Maria Caterina. Alle celebrazioni infra settimanali hanno preso parte Mons. A. Vallini e Mons. C. Scanzillo, Vescovi ausiliari della Diocesi di Napoli.
Domenica 21 febbraio, giorno conclusivo della settimana mariana, la celebrazione eucaristica del mezzogiorno è stata officiata da S. Ecc.za il Cardinale Michele Gioedano, quella serale dall’Arcivescovo di Pompei, Mons. Francesco Saverio Toppi.
A curare l’organizzazione esterna è stato lo stesso Movimento Cattolico, promotore, coadiuvato da un gruppo di giovanissimi volontari del "Club Afragola 92".
Gli esiti della Settimana mariana sono stati avvertiti non soltanto nel fervore religioso e nel senso di serenità e di speranza, che generalmente si instaurano fra coloro che vi prendono parte, ma anche nella prospettiva di un gemellaggio tra la Comunità cattolica di Afragola e il Santuario di Pompei. Questo gemellaggio, del resto, non nasce dal nulla, perché la città di Afragola ha avuto con Bartolo Longo un legame significativo e singolare, che lo stesso Beato ricorda nei particolari nel libro: "Storia del Santuario di Pompei". Infatti, nel cap. VII di questo testo, intitolato "La Pasqua del 14 aprile 1879", Bartolo Longo scrive: "A questa data si riaffaccia nella nostra mente una delle più grosse e industriali terre circonvicine a Napoli, vale a dire la città di Afragola. Quante memorie si risvegliano nel nostro pensiero a questo nome".
Il Beato si riferisce ai primi rapporti di natura amena, quando con gli altri studenti egli frequentava le famiglie De Rosa, Maiello, Fiore ed altre.
Dal 29 maggio 1865, però, Bartolo Longo chiude definitivamente con il suo passato giovanile e torna ad Afragola. Questa volta viene per riavvicinare gli stessi amici di un tempo, ma con l’intento di diffondere fra essi la devozione al Rosario, ed avvicina, fra gli altri, il Cav. Angiolino Maiello: "Fu costui l’angelo mio custode quel giorno di Pasqua in Afragola; e mi accompagnò sempre… Io parlavo molto e con tutto il fervore e lo slancio d’un convertito recente, e anche con la mia foga abituale. Ma più delle mie parole riusciva efficace la predica del miracolo vivente,
che io recavo con me, del buono e paziente fanciullo Eduardo, di cui descrivevo i vivissimi e impressionanti colori l’infermità, la fiducia nella Madonna di Pompei destatasi nel cuore dei suoi genitori, per l’intervento della mia persona, che la Provvidenza aveva predisposta in quella famiglia e finalmente l’inaspettata e strepitosa guarigione avvenuta con la semplice apposizione dell’Immagine della SS. Vergine sul petto".
Le parole di Bartolo Longo dicono quello che noi non avremmo potuto esprimere con altrettanto vigore e lasciano intendere anche, come oggi, i De Rosa, i Maiello, i Fiore, i Geofilo sono presenti nei loro discendenti per riprendere senza soluzione di continuità il messaggio ricevuto dalla viva voce del Beato e per riviverlo ai piedi della Vergine del Rosario, pellegrina ad Afragola. Infine un augurio anche da parte nostra per don Domenico De Rosa che ha celebrato alla presenza della Madonna di Pompei i suoi 45 anni di sacerdozio e il 25° di ministero pastorale nella cura della parrocchia di San Giorgio Martire.
Foto: Momenti di Accoglienza e di festa, durante i cammini processionali, hanno caratterizzato i passaggi dell'Immagine di una comunità parrocchiale all'altra.


"1993" La Regina di Pompei si reca a:
Grottaglie (TA)

21/28 Marzo 1993 – Parrocchia: “Madonna delle Grazie”

Domenica 21 marzo, primo giorno della tanto attesa primavera, la cittadina di Grottaglie ha avuto la particolare "grazia" di accogliere la Venerata Immagine della Madonna di Pompei.
Alle ore 16.00 numerosa gente si è raccolta davanti alla Parrocchia "Santa Maria del Rosario", dove, poco dopo è giunta l’Icona nell’autocappella. È seguito il saluto dei sacerdoti e del sindaco, il quale ha sottolineato l’importanza e il senso della missione mariana. Con il suo messaggio chiaro e sentito egli ha inteso valorizzare la "missione", perché tutti siamo mandati, invitati, ognuno nel suo ambito sociale, ad affrontare il proprio vissuto ed ha evidenziato quanto significativo fosse affiancare al termine missione quello di "mariana", in quanto oggi, se abbiamo bisogno di un punto di riferimento chiaro, pulito e onesto, possiamo trovarlo solo in Maria.
Animati da tali parole i fedeli si sono disposti in file parallele, dando inizio alla lunga processione che ha percorso il viale più importante, Via Marconi, sino alla Parrocchia Madonna delle Grazie, luogo in cui l’Immagine doveva permanere una settimana.
La popolazione sin dal primo giorno è stata colpita dall’evento religioso, che si stava compiendo e significativi sono stati i gesti devozionali manifestati (lenzuola e coperte distese sui balconi, petali di rose e fiori lanciati lungo il cammino).
Coinvolgente è stato il toccante messaggio dell’Arcivescovo di Pompei, Mons. Francesco Saverio Toppi, che ha salutato i fedeli durante la concelebrazione eucaristica delle ore 18.00, con le
parole: "Rallegrati comunità di Grottaglie, la Madonna è con te". Un primo incontro è stato riservato ai sacerdoti, ai religiosi e religiose e ai catechisti, provenienti anche dalle altre parrocchie. A tutti i presenti è stato consegnato un fascicolo dal tema: "In sortem Domini vocati". L’incontro, animato da Suor Maria Sabina, è stato arricchito dall’omelia del missionario Don Adolfo L’Arco, che ha sottolineato la missionarietà dei sacerdoti, "ascoltatori" della Parola di Cristo e "annunciatori" di Lui nel mondo. Ai catechisti sono state rivolte parole di incoraggiamento a vivere la loro scelta di servire il Vangelo con autenticità. Questo incontro si è concluso con il canto del "Magnificat", come espressione di lode a colui che "chiamato" risponde con gioia e profondo senso di umiltà il suo "eccomi". Serata altrettanto sentita è stata quella dedicata alle coppie di coniugi e fidanzati, che hanno avuto modo di rivisitare il messaggio della Chiesa sull’importanza della famiglia, tratto dal documento "Familiaris Consortio". Don Adolfo L’Arco ha tenuto questo incontro formativo affrontando i seguenti temi: la Vocazione al matrimonio, la centralità della famiglia, come cellula della comunità cristiana e della società e la chiamata alla santità nel matrimonio.
Molto sentito dagli uomini, presenti in numero cospicuo, è stato il momento di preghiera a loro dedicato, durante il quale è stata data centralità al Sacramento del Perdono, alla recita del Rosario, conclusasi con la celebrazione eucaristica.
Una giornata è stata riservata agli ammalati e agli anziani, alcuni dei quali hanno ricevuto il Sacramento dell’Unzione degli Infermi. La centralità di questa liturgia intendeva far comprendere al malato quanto Dio sia vicino a chi soffre.
Un momento molto tenero si è vissuto il giorno della benedizione delle mamme, che hanno ricevuto una coroncina del Rosario di colore rosa, affinché quella "catena dolce che ci rannoda a Dio" diventasse per loro strumento di preghiera e aiuto nel delicato compito di educatrici, che hanno verso i loro figliuoli.
La sera del sabato i giovani delle varie parrocchie si sono incontrati con un giovane padre missionario, che ha attirato la loro attenzione sulla figura di Maria fanciulla e poi donna, chiamata da Dio. I giovani sono stati sensibilizzati a considerare il loro vissuto alla luce di Colei che con il suo "sì", scavalcò il muro dell’indifferenza "senza rete do protezione" e senza garanzie. La serata ha lasciato spazio ad un lungo momento penitenziale, durante il quale molti ragazzi si sono accostati al Sacramento della Riconciliazione, alcuni dopo moltissimo tempo.
La settimana si è conclusa con la concelebrazione, presieduta dall’Arcivescovo di Taranto, Mons. Benigno L. Papa, che ha comunicato la sua gioia per essere di fronte ad una così numerosa assemblea di fedeli, segno di una sentita partecipazione. Dopo la recita della Supplica alla Madonna insieme al Vescovo, l’autocappella, prima di partire, si è soffermata all’ingresso dell’Ospedale civile San Marco per una benedizione agli ammalati.
(Autore: Salvatore Ligorio)
Foto: Grottaglie (Taranto). La gente si accalca numerosa intorno all'autocappella che trasporta l'Immagine della Madonna.


"1993" La Regina di Pompei si reca a:
Mondragone (CE)

20/25 Aprile 1993 – Chiesa: “San Rufino”

Il quadro della Madonna del Rosario di Pompei ha visitato la cittadina di Mondragone: una missione accolta con particolare calore e partecipazione, che si verifica in un momento difficile e travagliato della vita socio-politica ed amministrativa di questo centro, che subisce il commissariamento del Consiglio Comunale per sospetta infiltrazione camorristica.
In questo particolare stato d’animo le esigenze religiose si moltiplicano tanto più che a Mondragone i cittadini venerano la Madonna Incaldana. Nei confronti di quest’ultima esiste, infatti, una tradizione secolare, che coinvolge tutta la popolazione.
La Madonna del Rosario di Pompei si è soffermata dal 20 al 25 aprile: sono stati giorni di grazia, introdotti da un’accoglienza straordinaria. Tutti si sono riversati per le strade, hanno arricchito balconi e finestre di drappi e di fiori, fino alla Chiesa di S. Rufino. E la Madonna non è rimasta
mai sola, in nessuna ora del giorno. Gente di ogni età, ragazzi delle scuole cittadine, persone provenienti anche dall’entroterra hanno salutato e pregato la Madre di Cristo, ininterrottamente, con fervore.
Sembrava che il paese tutto si fosse all’improvviso trasformato sotto l’impulso dell’amore per la Madonna, unendosi ai suoi piedi in un miracoloso, fraterno abbraccio.
In quei giorni di missione mariana si gettavano, intanto, le basi per restituire la visita a Pompei.
Il pellegrinaggio, organizzato dalla comunità di S. Rufino, si è affidato al servizio di nove pullman, oltre ai numerosi nuclei familiari che si sono spostati con mezzi propri.
Ai piedi della Vergine del Rosario, nella maestosa cornice della Basilica longhiana, i cittadini di Mondragone hanno rinnovato il loro voto di fede, di speranza, di carità: un’atmosfera molto suggestiva, nella quale si alternavano i canti del coro dei piccoli, le poste del Santo Rosario, la celebrazione eucaristica, con una partecipazione, si può dire totale, alla sacra mensa. Anche le parole pronunciate dal celebrante costituivano un richiamo a manifestare insieme la solidarietà, ad intraprendere il cammino della giustizia, abbandonando definitivamente i mali, che attanagliano questo nostro mondo contemporaneo.
Si è trattato, in altri termini, di un ringraziamento palese alla Madonna e di una supplica fervente, generalizzata, espressa da tutti i cittadini mondragonesi alla Vergine celeste.
Foto: Mondragone. I cittadini hanno partecipato con commozione e gratitudine alle celebrazioni in programma durante la settimana mariana.


"1993" La Regina di Pompei si reca a:
Valenza Po (AL)

09/16 Maggio 1993 – Parrocchia: “Sant'Antonio” - Parroco: Don Franco Farenga

Dal 9 al 16 maggio la Madonna di Pompei si è presentata a Valenza Po (Alessandria), come pellegrina di pace.
L’hanno accompagnata in questo nuovo percorso l’Arcivescovo di Pompei, Mons. Francesco Saverio Toppi, Mons. Baldassarre Cuomo. Mons. Raffaele Matrone e il salesiano Don Adolfo L’Arco.
L’Immagine di Maria è stata accolta domenica nove maggio alle ore 21 dal parroco Don Franco
Farenga e da una folla pronta a seguirla in processione per accompagnarla nella Parrocchia di Sant’Antonio, dove sarebbe stata concelebrata l’Eucarestia.
Uno sguardo al programma ci ha immediatamente dato il segnale dell’interesse che ha animato questo tempo di missione.
Ogni giorno dalle 7.30 del mattino e fino alle 21.30 il tempo è stato scandito in forma di significativo raccoglimento di preghiera nella recita del Rosario e attraverso momenti di coinvolgimento comunitario, che hanno visto alternarsi le scolaresche delle diverse scuole cittadine, giovani, i movimenti ecclesiali e le associazioni, gli uomini, le mamme e le famiglie. Ed ogni giorno alle ore 12.00 nella Chiesa e nelle case è stata recitata la preghiera della Supplica, preceduta dal S. Rosario.
La partecipazione è stata notevole e soprattutto partecipata da persone di ogni età residenti ed anche convenute da zone limitrofe, che hanno affollato la chiesa di S. Antonio per rendere omaggio alla Madonna.
Per ricordare la missione che è tempo di preghiera, di riflessione, di penitenza e di gioia è stato bandito per gli alunni delle scuole valenziane un concorso grafico-pittorico o di altre forme espressive sul tema: "Maria modello di Madre e di donna", un argomento molto suggestivo che ha trovato ampia partecipazione fra gli studenti delle scuole.
Come premio è stato previsto un viaggio soggiorno di 4 giorni per due persone presso l’albergo del Rosario di Pompei.
Foto: Valenza Po (Alessandria). I giovani dei Movimenti e delle Associazioni ecclesiali hanno caratterizzato con la loro presenza ed animazione liturgica le diverse celebrazioni in programma.


"1993" La Regina di Pompei si reca a:
Reggio Calabria

Maggio 1993 – Parrocchia: “Santa Caterina Vergine e Martire”

La permanenza della Sacra Immagine della "Madonna di Pompei" nella Parrocchia S. Caterina V.M. di Reggio Calabria, ha costituito una pietra miliare nella storia della comunità locale, mortificata dalla criminalità, disorientata dalla inefficienza delle istituzioni, indebolita da un ostinato individualismo. Il fervore dei fedeli che hanno affollato costantemente la chiesa per l’intera settimana, costituisce il riscontro più obiettivo che il divino è profondamente radicato nel cuore della gente: per farlo ergere occorrono condizioni speciali!
In queste intense giornale le celebrazioni solenni, le preghiere devote e gli incontri predisposti per i diversi gruppi, hanno rigenerato la fede della comunità cristiana, ora più consapevole di essere segno di speranza e strumento di carità. Ciò che di straordinario è avvenuto nella Parrocchia di S. Caterina si è irradiato per la città di Reggio Calabria, ormai famosa per i suoi primati!
Ma Dio non ha mai abbandonato questa terra: oggi si è servito, in modo particolare, della Madonna di Pompei! E la Chiesa ci assicura che dove Maria è all’opera, fiorisce anche il deserto! Quel silenzio pieno che traspare dalla Sacra Immagine esercita grande fascino per l’anima che sosta davanti al quadro.
L’aiuto dei Padri che in questa settimana hanno evangelizzato la comunità, è stato provvidenziale!
Abbiamo compreso che anche noi possiamo vivere come Maria nel suo mistico silenzio perché, come fu per Lei, anche sul nostro silenzio parli Gesù, collaborando così con Lui alla missione di salvezza dell’umanità.
(Autore: Enzo Bagnato)
Foto in alto: Reggio Calabria. La folla di numerosi devoti accompagna processionalmente l’Immagine della Madonna di Pompei dal suo ingresso nella città alla comunità parrocchiale di santa Caterina, Vergine e Martire.


"1993" La Regina di Pompei si reca a:
Montebello di Bertona (PE)

17/24 Ottobre 1993 - Parroco: Don Michele Traficante
Parla il Parroco di Montebello di Bertona

La settimana Mariana, vissuta dal 17 al 24 ottobre nella mia parrocchia di Montebello di Bertona (PE), riconferma la mia convinzione, che pur nei momenti così difficili della nostra società così travagliata, o come da ogni parte si afferma: "una società senza anima" per l’assenza dei valori, nonostante tutto…, la devozione alla Madonna è così fortemente sentita presso il nostro popolo, ed è premessa, segno e pegno di sicura speranza e di consolazione. Qualcuno potrebbe obiettare sostenendo che queste missioni mariane, questo girovagare di immagini della Madonna "lasciano il tempo che trovano", sono sole forme di sentimentalismo religioso, un pio devozionalismo. Ma non è così. Mi sono reso conto, infatti, che in sostanza è la Madonna stessa a fare la "Sua Missione", è ancora Lei che chiama, invita, esorta e muove i cuori dei suoi figli.
La Missione Mariana voleva essere un potente richiamo ai valori della vita, alla grazia degli impegni battesimali, era un invito alla conversione.
Questo invito che pensavo circostanziato alla mia parrocchia, ha avuto un’eco e una risonanza per tutta la Regione Abruzzo e una moltitudine di pellegrini sono convenuti a Montebello da ogni parte.
Quanta ricchezza di annuncio della parola di Dio, quanta attenzione, delicatezza nell’accoglienza, nell’ascolto dei pellegrini, desiderosi di apprendere, di vivere i momenti di catechesi, della liturgia, i vari incontri con i consacrati, i ragazzi e i giovani, con le famiglie che celebravano i
vari anniversari di matrimonio, l’incontro suggestivo e commuovente con gli ammalati, presenti con l’associazione dell’UNITALSI, la processione penitenziale per le vie cittadine, la meditazione in piazza di Mons. Toppi, l’incontro con le mamme e le gestanti e infine l’incontro con gli uomini, che mi ha commosso ed edificato, nel constatare come questi sanno esprimere la loro fede.
Ora che la Settimana Mariana si è conclusa, è tempo di far fruttificare quanto è stato seminato nel solco di ogni cuore e per me, pastore del popolo di Dio che mi è stato affidato, attendo tempi molto più impegnativi, ma sono certo che con l’aiuto della Madonna che ha fatto la sua "parte silenziosa, discreta, ma tanto premurosa e materna".
Tutto concorrerà a guardare avanti con ottimismo, con lieta e santa speranza, nella certezza che il suo figlio Gesù, tramite la mediazione della Madre, continuerà a fare "grandi cose per noi"!
(Autore: Michele Traficante)
Prima foto: Gli alpini di una locale caserma trasportano l’Immagine della Vergine di Pompei.
Seconda Foto: Il Sindaco di Montebello di Bertona partecipa alle celebrazioni della Settimana Mariana.

Omaggio a Montebello
"Mons belli"
… e dalla roccia che si sporge
Sulla criniera verde che discende a valle
Un dì tuonava, portator di stragi inutili, il cannone.

Ora quel tuono tace,
e l’animo sereno "bellum" ritraduce:
non più "la guerra" che la vita spegne
ma "bellezza" che l’incanta.

Sì, incanta
"il mar da lungi" e questo monte posto tra l’incombente mole
Che Gran Sasso suona
E la Maiella che si sfuma nell’azzurro.

Spazia lo sguardo sopra le sparse case,
le serpeggianti vie e i bei colori
riposanti placidi sui colli
che, quali allegri putti,
di sorrisi impalmano il mite paesello.

Aria che parla è qui,
e, quando alla piazzetta siedi sotto il tiglio
o dal ferrato parapetto che strapiomba
l’occhio protendi intorno,
odi messaggi arcani:

di fede, di ardimentose cavalcate alpine,
di dileguanti mesti passi verso l’ignoto,
di ritorni lieti, di canzoni
che i sudati duri solchi irrorano
di travolgenti melodie d’amore.

Qua pellegrino venni
Ad imparar cosìè l’Abruzzo;
venni a seguir l’icona della Valle
che grazia sparge
tra i frastagliati monti
le docili pianure ed i lontani mari:
Icona della Madre dalla catena dolce
Che ad amare stringe…

Qui, i sussurranti petti,
il salmodiar festoso, gli intimi segreti,
il pellegrinar notturno
con le fiaccole lucenti
e il saggio sguardo dei presbiteri,
tutto notai in umili pensieri.

E qui lascio il mio sognare
Con la mia preghiera:
Madre,
che di celeste luce splendi,
il tuo brillar su questa plaga effondi
sì che di te e del tuo candore sempre ogni pupilla possa irradiar l’incanto.
Montebello di Bertona, 21/22-10 1993 - Baldassarre Cuomo

Foto: Mons. Baldassarre Cuomo


"1993" La Regina di Pompei si reca a:
San Nicola la Strada (CE)

14/21 Novembre 1993

Riportiamo alcune suggestioni poetiche che la Missione Mariana, tenutasi a S. Nicola la Strada dal 14 al 21 novembre 1993, ha suscitato nell’animo del nostro autore, Mons. Baldassarre Cuomo.

Guardava con pensieri schivi un dì
Verso la superba reggia
Il piccolo villaggio.
Ma dalle feraci zolle,
insieme agli umidi vapori
e ai variopinti steli,
l’umile orgoglio contadino
s’innalzava per fregiarsi del gran tempio,
bianca cuspide sospinta a perforare il cielo.


Ora ha mutato viso quel piccolo villaggio
E sfrecciano per spalancate arterie
Nembi di motori.

Ma l’irrequieto cavalcar degli anni
Il placido invitante tempio in armonia sublima.

Qui, "ostinato" pellegrino,
vegliai di notte tra gli accesi volti,
le modulate voci e le festose lampade,
innanzi all’Ostia bianca
e alla materna Icona
dai penduli rosari.

Poi, stanco, m’assopii…
Ma pur vidi la ritardante aurora
Che timida spiava
Il mistico scandire delle laudi mattutine.

Vidi, tra due incombenti temporali,
passare come sotto arco di sereno,
la sfolgorante Icona,
stella lucente nella notte…

Cantavo allora in cuore
Un’Ave… senza parole…
E quell’indefinito canto
Passava sull’asfalto nero
Come a trattenere i passi dell’errante
E ad implorare il brio del volo all’innocenza.

Udii poi delle turbe il grido:
"Fermatevi, giornate che portate il paradiso!..."

Da questa plaga, come d’altrove,
tornai alla mia Valle,
ma porto in me un sospiro
che mi ripeto ad ogni istante:
"Mai più tramonti sugli umani volti
Quel sorriso puro
Che nasce solamente in cielo!...".
(Autore: Mons. Baldassarre Cuomo)
Pompei, 22 e, in itinere Pompei – Loreto, 23/11/1993

Foto: Mons. Baldassarre Cuomo


"1993" La Regina di Pompei si reca a:
Ruvo di Puglia (BA)

Dal 28 Novembre al 05 Dicembre 1993 – Parrocchia: Madonna delle Grazie - Parroco: don Giuseppe Tampone
Rev.mo Monsignore con grande gioia ho ricevuto la Sua lettera e la Sua poesia. L’ho letta durante tutte le celebrazioni della S. Messa ed i fedeli l’hanno apprezzata molto. A nome mio personale e di tutta la Comunità Parrocchiale, ricambio con tutto il cuore gli auguri per un Santo Natale e contemporaneamente La ringrazio per tutto il bene che ha fatto Lei, i due Padri e le due Suore durante la riuscitissima Settimana Mariana (28.11 – 5.12).
La presenza del quadro della Madonna di Pompei ci ha aiutato ad approfondire il nostro amore verso la Vergine del Rosario.
Tante persone hanno atteso con entusiasmo l’arrivo della Madonna presso il Santuario della Madonna delle Grazie e, nonostante la pioggia, hanno accompagnato per circa due chilometri il furgone-Cappella fino alla Parrocchia dell’Immacolata dove l’Amministratore Diocesano ha presieduto la solenne Concelebrazione.
Durante la settimana innumerevoli fedeli sono venuti per venerare la Sacra effige della Madonna. Al mattino a turno tutte le scuole della città sono venute in Chiesa per rivolgere alla Madre di tutti una speciale preghiera. Negli ultimi tre giorni della settimana ci sono stati dei momenti di forte commozione: venerdì l’incontro con gli anziani e gli ammalati e la solenne processione con sosta presso l’ospedale civile; sabato: abbiamo vissuto dei momenti molto belli
sia per la benedizione delle mamme e dei bambini sia per l’incontro con gli uomini. È stato molto bello vedere la Chiesa piena di uomini che con la Corona recitavano il Santo Rosario e che si accostavano al Sacramento della Riconciliazione.
Alla domenica ha dato solennità la presenza dell’Arcivescovo di Pompei, Mons. Francesco Saverio Toppi che ha celebrato l’Eucarestia e durante l’Omelia si è rivolto alla Vergine perché proteggesse la nostra comunità e tutto il paese. Dopo una breve processione fino al sagrato della Chiesa l’Arcivescovo con i numerosi fedeli ha recitato la Supplica.
Alla partenza del quadro della Madonna ci siamo sentiti tutti un po’ più poveri perché con la Sua presenza in Parrocchia ci sentivamo tutti protetti.
Mentre rinnovo sia a nome mio personale che di tutta la comunità i più vivi ringraziamenti, la ossequio.
(Autore: Giuseppe Tampone)
Prima foto: Ruvo di Puglia. La processione serale per le vie cittadine.
Seconda foto: Una suggestiva ed affollata celebrazione di preghiera all’aperto.


"1993" La Regina di Pompei si reca a:
Sanremo (IM)

Dal 12 al 19 Dicembre 1993 – Parrocchia: N.S. del Rosario - Parroco: Don Giorgio

(Per il 25° anniversario della istituzione della Parrocchia).

Quando il Parroco di N.S. del Rosario in Sanremo (Imperia), Don Giorgio, ha proposto al Consiglio Pastorale Parrocchiale e poi all’Assemblea dei fedeli la realizzazione della Settimana Mariana con la Venerata Immagine della Vergine del Rosario di Pompei, l’iniziativa ha suscitato inizialmente qualche perplessità, non avvertendosi in pieno la grandezza di questa proposta.
Non poche erano le incertezze: si trattava di valutarla a fondo in tempi ristretti poiché i ritmi di preparazione e di realizzazione sarebbero stati molto serrati.
Per fortuna le preoccupazioni terrene sono franate davanti alla prospettiva di vivere un’esperienza che si annunciava salutare per lo spirito, tonificante per la fede, ideale insomma per celebrare e suggellare il 25° anniversario dell’istituzione della nostra Parrocchia.
Una ricorrenza importante per la storia di questa Comunità, raccoltasi inizialmente in una chiesa prefabbricata ed ora orgogliosa di poter offrire alla Beata Vergine un tempio in muratura realizzato tre anni or sono, a testimonianza della devozione di noi fedeli e della predilezione concessaci dalla Madre celeste; ed orgogliosi ancor più di avere recentemente consacrato alla vita sacerdotale un suo figlio, un nostro caro amico, un nostro esemplare fratello, Don Emilio Musa.
Per coronare e radicare più a fondo la nostra fede è così giunta quanto mai provvidenziale la Settimana Mariana (12-19 dicembre) animata da cinque missionari.
Un primo riscontro positivo derivante dall’esperienza missionaria è stata la riscoperta del piacere di recitare insieme la splendida preghiera che riassume in se la grandezza del Cristo e della Madre Terrena: il Rosario. La ripetuta meditazione dei misteri della gioia, del dolore e della gloria ha colpito grandi e piccini, coinvolgendoli in una crescente partecipazione alle varie iniziative, svoltesi sempre sotto lo sguardo dolcissimo della Vergine del Rosario di Pompei.
Una seconda e consequenziale risposta da parte di tanti parrocchiani è stato il desiderio di accostarsi alla vita sacramentale, alla Confessione, all’Eucarestia, non ultima l’amministrazione dell’Unzione degli infermi; una risposta davvero inattesa e gradita. Questa occasione spiritualmente benefica non ha tradito chi ha osato vincere se stesso, le proprie reticenze, il proprio orgoglio, in virtù della straordinaria capacità di "sponsorizzare" la devozione al SS. Rosario, ed alla preghiera in genere, di cui sono dotati Mons. Cuomo, Don L’Arco, Mons. Matrone, Suor Maria Neve e Suor Maria Immacolata.
Una capacità che deriva indubbiamente da una fede consolidata, da una cultura invidiabile e da una giovinezza di spirito e di mente che consente loro di esprimere con gioia ed immediatezza i propri sentimenti, le proprie testimonianze, le proprie convinzioni, le proprie scelte.
Il coinvolgimento alle varie iniziative è quindi progressivamente aumentato, in un crescendo emotivo che è culminato con la processione Penitenziale per le vie del quartiere che ha simbolicamente portato nelle nostre case l’Immagine e la voce della Vergine, ed infine con il commovente momento della partenza, che ha lasciato tutti con gli occhi lucidi ed un singhiozzo strozzato in gola. Certo, a contare il numero degli assenti e degli indifferenti viene da riflettere; i chiamati sono molti, gli eletti sono pochi se rapportati alla totalità della popolazione della Parrocchia; tuttavia è doveroso riconoscere che la riuscita della Settimana è stata soddisfacente anche sotto il profilo numerico. E nulla può escludere che il sassolino gettato nello stagno della nostra fede, dalla B.V. di Pompei e dai suoi missionari possa travolgerci con onde impetuose fino a contagiare di entusiasmo di devozione, di preghiera, di fede coloro che si sono sentiti estranei anche ad un evento di questo calibro. Un evento che, sommato alla ricorrenza del 25° anniversario della Parrocchia ed all’ordinazione di Don Emilio, rende storico ed indimenticabile questo anno.
Un ulteriore favore concesso alla Comunità parrocchiale di N.S. del Rosario in Sanremo dall’Augusta Regina delle Vittorie è il gemellaggio con il Tempio Mariano di Pompei, sancito dall’Arcivescovo di Pompei, Mons. Francesco Saverio Toppo, durante la S. Messa celebrata a conclusione della Missione. "Com’è vuota adesso la nostra Chiesa… Ci stava proprio bene l’Immagine di Maria sul nostro altare…
Come sarebbe bello se questa settimana durasse in eterno… Ci si sente davvero fratelli al cospetto della Madre Celeste": queste parole che si leggevano sulle nostre labbra sono la sintesi di questa esperienza straordinaria, di questo munifico dono celeste, di questa solenne manna piovutaci dall’Alto, segno concreto di quanto ci è vicina la S. Vergine del Rosario. Eh si, proprio ora che ne percepiamo la mancanza fisica per la partenza della Sua Immagine, ci accorgiamo, guardando nel profondo del nostro cuore, che lei è più presente che mai in mezzo a noi.
(Autore: Luciano Rigoli)


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